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Roma
La svendita di 3554 case popolari: il regalo a Parioli, Testaccio e Garbatella

Case popolari a Roma, L'Ater per salvarsi dal fallimento si vende i suoi gioielli. E la Regione Lazio plaude, anzi: infila nel collegato alla Finanziaria, l'apposita norma che dà il via libera alla grande svendita che per molti si trasformerà nell'affare del secolo.

Chi pensa che si tratti di abitazione malmesse, rimarrà male, perché nell'elenco allegato alla delibera regionale approvata casualmente lo scorso 4 agosto e ora “infilata” nel Collegato, rimarrò deluso. C'è la Roma che incanta di via Taranto, piazza Tuscolo, poi un pezzo sostanziale della Garbatella storica con centinaia di appartamenti ma anche Monteverde, Grotta Perfetta. Montesacro e zone di altissimo pregio come i Parioli, San Saba, Testaccio e Prati.

Regione e Ater individuano le case di altissimo pregio

L'elenco fornito dall'Ater rappresenta il più grande business immobiliare della storia di Roma, un'alienazione senza precedenti di un patrimonio incredibile, che le stessa Azienda Ater riconosce di pregio, anzi: “di elevato pregio”, come scritto in delibera e che ha come unico obiettivo quello di far cassa e utilizzare i proventi per “salvare gli altri immobili”, dove la manutenzione scarseggia.

Oltre a vendere sul valore catastale e non di mercato c'è anche lo sconto del 40%

E i criteri con i quali – se passerà l'articolo del Collegato alla Finanziaria – sono quasi un regalo grazie allo sconto che oscilla tra il 40 e il 50% rispetto all'Omi cioè al valore catastale e non a quello di mercato. Ora, se si tratta di zone “degradate”, con fabbricati senza ascensore e con vista “tangenziale”, per l'Ater potrebbe essere una buona occasione eliminarli dal patrimonio, diverso se invece si di parla di Parioli, Prati, testaccio, San Saba e soprattutto della Garbatella. L'affaruccio che la Regione Lazio mette sul piatto vale qualcosa come 423 mln di euro per un totale di 3554 alloggi e serve a sanare il bilancio dell'Ater che vive in rosso perché non riesce a riscuotere i canoni di affitto.

Robilotta: "Per molti affittuari del Centro sarà un regalo"

di Ma dov'è lo scandalo? “Semplice – spiega Donato Robilotta – tralasciamo gli immobili veramente destinasti ai meno abbienti e in zone di degrado, ma c'è un lungo elenco di case che sono perle che verranno vendite non in base al valore di mercato ma quello catastale e ciò significa che moltissime case di pregio verranno vendute a prezzi inferiori anche del 50-60% al prezzo di mercato al quale si aggiungerà anche uno sconto del 40%. Un vero affare per i tanti assegnatari di case pregiate che faranno l'affare della loro vita acquistando a prezzi irrisori con la possibilità di rivenderle il giorno dopo e fare l'assalto del secolo. Anche se esiste una legge che obbliga a tenere la casa per almeno 5 ani, aggirabile con una scrittura privata, registrata al momento opportuno”.

Infine, c'è da considerare la “mania” della Regione Lazio di gestire il patrimonio invece di limitarsi a legiferare. Aggiunge Robilotta: “Invece di vendere il patrimonio la Regione dovrebbe cedere tutto al Comune di Roma. Basta con questa passione per il business da parte di un Ente chiamato solo a fare leggi”.

SCARICA E LEGGI LA DELIBERA  DELLA REGIONE LAZIO E L'ELENCO DEGLI IMMOBILI IN VENDITA

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