Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
Europa e nuove frontiere per l'olio
Luigi Caricato, Direttore Olio Officina Festival e Ornella Piluso, Direttrice artistica Artedamangiare

Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero

NUOVE FRONTIERE PER L’OLIO : AIUTI EUROPEI MA SERVONO UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA E MAGGIORI SINERGIE TRA GLI OPERATORI

Sono aperti due bandi interessanti per il settore agroalimentare della Commissione europea , di cui uno sino al 16 aprile, che cofinanzia programmi di informazione e di promozione di prodotti agricoli europei tra cui l’olio e le olive. Possono essere coperti i costi di attività promozionali e campagne di informazione, quali pubblicità, attività di vendita, partecipazione a eventi e fiere di importanza nazionale, europea e internazionale, ecc. Il bando riguarda l’esecuzione di programmi semplici che possono essere presentati da una organizzazione proponente o da più organizzazioni riunite in un partenariato, tutte dello stesso Stato membro e relativi ad azioni nel mercato interno o In Stati extraeuropei. Un secondo bando comunitario, con scadenza al 17 aprile, cofinanzia progetti ed iniziative per la promozione dei prodotti agricoli nel mercato interno e nei Paesi terzi. “Ci sono nuove sfide aperte anche nel settore degli  ulivi: sfide di democrazia, di confronto tra la realtà della scienza e la difesa della natura per presa di posizione conservativa e miope”, dice Luigi Caricato, ideatore e Direttore di OLIO OFFICINA FESTIVAL 2019, svoltasi a Milano dal 31 gennaio al 2 febbraio con operatori del settore dell’olivocoltura sia italiani, che provenienti da Stati europei ed extraeuropei, ”ecco perché abbiamo evidenziato con gli esperti tanti temi, ma prima di tutto il tema della promozione dell’olio. Tra i premiati di questa edizione di OLIO OFFICINA FESTIVAL 2019, abbiamo scelto Paolo Giordano. Il Suo libro ‘Divorare il cielo’ ci ha consentito di riflettere su un altro tema, molto legato all’esistenza ed alla sopravvivenza stessa dell’olivocoltura in Italia, ovvero la problematica aperta della Xylella, un argomento estremamente complesso e spinoso, che non quando è stato ‘semplificato’ è stato mal compreso e che viene  gestito male anche istituzionalmente mettendo a rischio la produzione di olio in Italia. C’è un nodo non risolto tra scienza e coscienza nel tentare di comprendere ed affrontare la Xylella, problema che, nel settore dell’olio, in verità, è presente fin dall’800 e su cui ci sono strategie vincenti e best practices basate su dati ed approcci scientifici che evidenziano come eradicare un albero malato di Xylella, isolarlo, consenta di vincere e salvare altre piante. Una scelta doverosa, civica prima ancora che di buon senso”. Oggigiorno, è emerso dal dibattito ad OLIO OFFICINA 2019, si semplifica troppo, si narcotizzano le persone con i social che non consentono un confronto reale, documentato, trasparente sulla base di dati scientifici validati, che non ammettono il rispetto della natura in senso stretto, che sminuiscono il Valore della Scienza, che sviano le menti perché sono strumenti di impatto  veloce,  superficiali;  non consentono di avere memoria, non permettono di fruire della fatica positiva dell’approfondimento, appiattiscono qualsiasi cosa.  “Serve un maggiore impegno per la valorizzazione dell’olio a livello territoriale ed è necessaria una reale e concreta sinergia tra produttori di olio e i ristoratori”, dice Luigi Caricato, ideatore e Direttore della manifestazione OLIO OFFICINA 2019,”E’ quanto è emerso, anche, nel confronto aperto e nel dialogo con il pubblico e gli operatori del settore, realizzato a Milano nella tre giorni di kermesse sull’olio di quest’anno in cui abbiamo approfondito e declinato in tutti i suoi ambiti il tema della promozione/pubblicità dell’olio. In particolare Giorgio Lazzaretti, Direttore della DOP Riviera Ligure ha evidenziato come gli sforzi di consorzi quali il Consorzio Riviera Ligure Dop siano mirati a fare cultura: organizzano corsi per le scuole alberghiere; promuovono eventi di turismo esperienziale sul tema olio, cercano di far fare rete tra i produttori di olio e i ristoratori. Io stesso,” sottolinea Luigi Caricato,” ho promosso ed auspicato con loro un progetto con la ‘firma’ di un ‘patto’ tra produttori di olio extra vergine di oliva e ristoratori per far sì che ci fosse un impegno per la valorizzazione della produzione territoriale di olio”. Il Consorzio per la tutela dell'olio extravergine di oliva Dop Riviera ligure è presente alle edizioni di OLIO OFFICINA FESTIVAL da diversi anni ed è una realtà con oltre 500 olivicoltori. Grazie al Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, proseguono i progetti per valorizzare il territorio in Liguria ed hanno successo molte delle iniziative di educazione all’olio, non solo negli istituti alberghieri liguri, ma anche in quelli di altre  regioni italiane.  “Il nostro impegno si ispira anche ad una frase di Confucio ‘Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco’ ecco perché crediamo molto nel realizzare incontri, eventi, iniziative di turismo esperienziale, corsi di educazione all’olio nelle scuole, negli istituti alberghieri, sinergie tra produttori e ristoratori ed altre associazioni di categoria, in collaborazione con le camere di commercio”, ha ribadito Giorgio Lazzaretti, Direttore della Dop Riviera Ligure a OLIO OFFICINA 2019. Ad Olio Officina era presente anche il Consorzio dell’olio Dop della Basilicata  e il dott. Michele Brucoli, Dip. Agricoltura Regione Basilicata ha detto” la Regione Basilicata utilizza i fondi europei che aiutano i produttori di olio e anche il Fondo europeo per la Pesca, dedicato al settore della pesca e dell’acquacoltura, per progetti concreti a favore dell’attività di pesca professionale ma anche per il pescaturismo e l’ittiturismo, settori economici che si stanno sempre più sviluppando. Ad Olio Officina 2019 eravamo presenti proprio per evidenziare quanto facciamo sia per la valorizzazione dell’olio che della produzione ittica. Come Dipartimento Politiche Agricole e Forestali regionale, anche nell’ambito della Misura 3.4 del FEP Basilicata Fondo europeo per la Pesca 2007/2013 abbiamo ottenuto dei fondi”. Sono emersi ulteriori dati utili alla manifestazione OLIO OFFICINA  2019 svoltasi di recente a Milano: è stata presentata una Guida Vademecum “Olio extra vergine di oliva: un tesoro da custodire”, gratuita e scaricabile on line, voluta e realizzata da Assitol e Unione Nazionale Consumatori, utile supporto pensato per fornire informazioni essenziali a chi acquista l’olio con l’intento di salvaguardare le qualità dell’olio da olive attraverso una serie di regole da rispettare a casa, ma anche nei ristoranti e negli esercizi commerciali. “L’ulivo (Olea europaea) fa parte della nostra storia e cultura,” spiega Luigi Caricato, oleologo e Direttore della manifestazione annuale Olio Officina,” Non tutti sanno, però, ad esempio, che si dovrebbe dire olio da olive e non olio di oliva in quanto ci sono ben quattro distinte categorie merceologiche tra gli oli ricavati dalle olive (in ordine di qualità crescente: olio di sansa di oliva, olio di oliva, olio vergine di oliva, olio extra vergine di oliva), e in Italia vi sono ben 538 cultivar, ovvero altrettante varietà coltivate di olive da olio in Italia, tra cui Leccino, Frantoio, Moraiolo, Biancolilla, Coratina, Ogliarola, Moresca, Casaliva, Nocellara e molte altre. Dobbiamo solo unire le forze per promuoverlo al meglio”. Sono stati anche presentati dei dati dei prof. ri Massimo Cocchi e Francesco Sardo, Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna,  che evidenziano come  sia l’olio da olive, sia la carne di maiale sono ricchi di acido oleico, elemento cruciale nella prevenzione della malattia ischemica cardiovascolare, con un effetto inibitorio anche sui vari aspetti della funzione piastrinica, che potrebbe essere associato a un ridotto rischio di malattie cardiache. Inoltre  se, fino a qualche decennio fa, per soddisfare le richieste dei consumatori bastava offrire buoni prodotti e migliorare la qualità dei servizi, oggi questo non sembra più sufficiente: le esigenze dei consumatori sono cambiate e lo schema cognitivo bisogno-acquisto-beneficio cui si ispirava il marketing tradizionale ha ceduto il posto a nuove strategie mirate a procurare al potenziale cliente un’esperienza emozionale, facendo leva sulla stimolazione sensoriale. Ne ha parlato la prof.ssa Rosalia Cavalieri, docente di filosofia e teoria dei linguaggi all’Università di Messina. Un’altra informazione utile che è emersa e che l’olio di sansa, poco conosciuto, ricopre invece un ruolo molto importante per i suoi alti valori nutrizionali ed antiossidanti ed è in aperta concorrenza con gli oli da seme e gli altri grassi alimentari in base ad uno studio dell’Università di Udine e che attesta che nell’olio di sansa il contenuto in tocoferoli si assesta su livelli paragonabili a quelli degli oli vergini. Attenzione anche alle etichette perché le etichette presenti su una bottiglia d’olio non sempre consentono di esprimere tutto il valore degli oli da olive. Un eccesso di legislazione imbriglia un prodotto che ha invece molto da raccontare. Sono allo studio alcune soluzioni per contrastare tale fenomeno. Ad Olio officina sono state inoltre presentate etichette innovative in braille, interattive. L’obiettivo è rendere gli oli da olive più competitivi sul mercato. La prossima edizione di Olio Officina Festival 2020 si terrà a Milano dal 7 al 9 febbraio e il tema sarà ”Olio dei popoli” per ribadirne anche il Valore culturale oltre che simbolico e non solo economico. La sinergia con associazioni di artisti quali ArtedaMangiare che ogni anno realizza mostre e performance sul Valore dell’Olio ha avuto molto successo “Come associazione,”dice Ornella Piluso, Direttrice artistica dell’associazione,”puntiamo a sensibilizzare e a fare Cultura senza confini; ecco perché i nostri artisti provengono da diversi Stati europei ed extraeuropei e ad Olio Officina abbiamo realizzato anche iniziative e laboratori sia per adulti che per bambini”.

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