Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
L'innovazione industriale per creare valore competitivo in Italia

Domanda: a Milano si terrà il 19 febbraio un convegno importante al Centro Congressi Cariplo proprio dal titolo “Innovazione industriale e valore per il Paese” in cui saranno esposti dati europei ed internazionali. Tra i relatori  Vito Cozzoli, Capo Gabinetto Ministero Sviluppo Economico, l’on. Emilia Grazia De Biasi, Presidente 12a Commissione permanente (Igiene e Sanità), Senato della Repubblica,  Luca Del Gobbo, Assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation Regione Lombardia. Quali sono le nuove sfide ed i progetti concreti, stante la vostra esperienza?

Risposta: Nel corso dell’evento illustrerò quale sia l’impronta economica e sociale di una azienda globale.  Ci saranno rappresentanti di imprese, ricercatori, politici, docenti universitari,  esperti a livello europeo ed internazionale per confrontarsi sulla sfida dell’innovazione integrata. Oggi c’è una forte richiesta di  sinergie tra centri di ricerca, università, imprese, istituzioni, mondo della finanza ed ecosistemi territoriali in rete. Oltre al nostro caso aziendale si darà spazio agli interventi di altri rappresentanti delle imprese per evidenziare anche il valore  e l’impatto della piccola e media impresa nel Sistema Paese e delle start up come necessario collegamento tra ricerca e produzione. Credo poi che, per lo sviluppo italiano, europeo ed internazionale sia sempre  più importante il ruolo della politica regionale nel promuovere ricerca e innovazione, nell’attrazione degli investimenti e nell’internazionalizzazione. 

Domanda: con più di  28mila dipendenti dedicati allo sviluppo di soluzioni innovative per la salute, ben 15 tra centri di ricerca e siti  di produzione la vostra azienda si distingue a livello europeo ed internazionale, quali sono i dati?

Risposta:  AbbVie è un’ azienda biofarmaceutica globale, nata nel 2013 a seguito della scissione da Abbott e quotata alla borsa di NY (ABBV), che  conta un fatturato annuo  di  19,9 miliardi di dollari e distribuisce i propri prodotti in oltre 170 Paesi. Il nostro è un approccio incentrato su paziente e innovazione. Siamo dal 1949 in Italia e nel 1963 è sorto il sito produttivo di Campoverde di Aprilia.  Nel nostro paese sono oltre 1.300 i dipendenti e di recente abbiamo annunciato un investimento di 60 milioni di dollari per il sito produttivo italiano.

Domanda: la Commissione europea punta molto su innovazione, sostenibilità ed ambiente. Come si caratterizza la presenza in Europa di AbbVie anche in relazione alle istanze comunitarie?

Risposta: Siamo presenti in Europa con 7.200 dipendenti, abbiamo 5 centri europei di produzione in Germania, Italia e Irlanda, il nostro fatturato globale annuo ha una componente europea sostanziale. Siamo perfettamente in linea con le istanze europee, in quanto la nostra azienda si impegna da sempre a promuovere politiche di miglioramento continuo, volte a minimizzare il proprio impatto ambientale, sia nell'approvvigionamento delle materie prime che nella produzione e distribuzione dei prodotti. Perseguiamo uno sviluppo sostenibile, ricercando l'equilibrio tra gli obiettivi finanziari, ambientali e la responsabilità d’impresa e puntando a creare sinergie territoriali. Il sito produttivo di Campoverde di Aprilia (LT) ha ottenuto il rinnovo della registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) e dal 2005 ad oggi, il consumo dell’acqua di falda è diminuito del 46%; la percentuale di rifiuti inviati a recupero ha raggiunto il  95% del totale. Negli ultimi tre anni i consumi di energia elettrica si sono ridotti del 20% e l’autoproduzione ha coperto oltre il 90% del fabbisogno energetico dello stabilimento.

Domanda: investire in Italia rende? 

Risposta: Il nostro ultimo investimento di 60 milioni di dollari nel sito produttivo italiano conferma ulteriormente l’impegno dell’azienda nel nostro paese. Inoltre, segna un ulteriore traguardo per l’azienda e un successo per il Paese da consolidare garantendo una stabilità normativa con regole certe e con una nuova governance più equa ed orientata all’innovazione. Il nostro sito produttivo in Italia, che si compone di due impianti chimici e uno farmaceutico, esporta in 110 paesi. L’impianto chimico, che produce tra l’altro principi attivi per l’HIV, per la cura dell’Epatite C e anestetici, ha un export del 90 per cento mentre l’impianto farmaceutico  destina all’ export il 70 per cento  della produzione. I dati lo confermano: l’industria farmaceutica italian è un’eccellenza in Europa  sia per produzione, qualità e per le scelte di sviluppo ecosostenibile. Il comparto farmaceutico ha continuato ad aggiungere valore al Paese perché è il primo settore per competitività e per incremento della capacità produttiva. L’Italia ha aumentato di più al mondo l’esportazione di medicinali dal 2010 al 2014.

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industriaeuropa





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