Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
PRODUZIONE BIOLOGICA, INNOVAZIONE SOCIALE, COMBUSTIBILI ALTERNATIVI, ECAT E AI
Progetto "Nocciolo Life" premiato dalla Commissione europea

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: la nostra azienda lavora nel settore della nocciola, ci sono progetti o bandi europei? Cecilia Ruperti

Risposta: sì, Le segnalo un bando che la Commissione europea, è la  seconda edizione dei premi dell’Unione Europea per la produzione biologica, un riconoscimento mirato per i diversi attori della catena del valore dell’agricoltura biologica, previsto nel quadro del Piano d'azione europeo per lo sviluppo della produzione biologica.  Il riconoscimento comprende sette categorie e otto premi per chi abbia sviluppato un progetto  innovativo, sostenibile e replicabile con un reale valore aggiunto per la produzione e il consumo di prodotti biologici. Ci si può candidare sino al 14 maggio 2023  e i premi saranno consegnati il 23 settembre, giorno della Giornata europea del biologico. Le segnalo anche ad esempio il progetto “Nocciolo Life” dei giovani Gabriele Rabino Bona (2005), Araya Timo (2005), Elena Pellicani (2006) dell’ITS A. Volta di Alessandria (video https://youtu.be/7lrBaLPA27U). Il comparto agroalimentare italiano riveste un’importanza fondamentale nell’economia nazionale. La qualità eccellente dei prodotti nostrani è riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. I giovani si sono resi conto che serve tutelare questo patrimonio tracciandone la provenienza in maniera inequivocabile. Da tale necessità, nasce il progetto “Nocciolo Life”, premiato dalla Commissione europea che concretizza un’attività sperimentale di ricerca con l’obiettivo di individuare un metodo di analisi che consenta la tracciabilità, nel caso specifico la “nocciola tonda gentile del Piemonte”, individuando l’esatto territorio di provenienza. Sono partiti dallo studio della correlazione tra frutto e terreno di provenienza della nocciola attraverso la ricerca per via analitica, dei “Lantanidi”. Tale attività analitica, opportunamente interpretata, è in grado di caratterizzare il frutto generando quella che possiamo definire “l’impronta digitale del prodotto”. E’ quindi possibile risalire al terreno dove è stata, o non è stata, prodotta. Il metodo proposto, opportunamente affinato e testato, potrebbe diventare la tecnica di controllo delle materie prime a salvaguardia delle eccellenze legate alle zone di produzione. Il progetto per la sua qualità è stato premiato dalla Commissione europea e dalla Fast-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche a Milano alla selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze 2023” alla presenza del ministro Valditara e ha vinto di rappresentare l’Italia e di potersi recare all’evento “Expo Sciences” in Belgio, a Bruxelles, aprile 2024.

Domanda: ci sono iniziative europee relative all’innovazione sociale? Bruno Castelletto

Risposta: sì ce ne sono diverse. La Commissione europea ha dato il via all’undicesima edizione del Premio europeo dell'Innovazione Sociale, il concorso istituito in memoria di Diogo Vasconcelos, pioniere dell’innovazione sociale in Europa, che premia le idee più innovative capaci di valorizzare il potenziale dell’Innovazione Sociale per affrontare le principali sfide dei nostri tempi. Il contest è finanziato dal Consiglio Europeo dell’Innovazione (EIC) attraverso il programma Horizon Europe. L’edizione di quest’anno si concentra sul tema “Lotta alla povertà energetica – Repower EU” e premia soluzioni per combattere la povertà energetica intesa in senso ampio. Ad esempio, tali soluzioni possono riguardare aspetti come il monitoraggio, la sensibilizzazione, gruppi target specifici, modelli di tariffazione, produzione, consumo e risparmio energetico, comunità energetiche e investimenti congiunti. Le innovazioni sociali potrebbero tradursi in un servizio, in un modello di business o in uno sviluppo tecnologico nuovi o adattati. Oltre alle innovazioni sociali tecnologiche e non, il concorso punta a intercettare innovazioni dirompenti, creatrici di mercato e deep-tech che contribuiscono a combattere la povertà energetica. Possono candidarsi persone fisiche e giuridiche, università, imprese, start-up con sede legale in uno degli Stati dell’Unione Europea o negli Stati associati al programma Horizon Europe. Sono previsti tre premi di 50mila euro ciascuno per i primi tre classificati. Inoltre, al termine della competizione, tutti i quindici finalisti saranno invitati a partecipare alla Social Innovation Academia, un evento in cui riceveranno servizi di accelerazione del business, per aiutarli a sviluppare e/o potenziare le soluzioni proposte. Si possono inoltrare le domande entro il 30 maggio.

Domanda: ci occupiamo di infrastrutture  per i combustibili alternativi, ci sono dei bandi aperti europei per il nostro settore? Roberto Carnise

Risposta: sì. Potete presentare domanda entro il 19 settembre e partecipare ad un bando europeo che cofinanzia opere o studi ed ha un importo complessivo di un miliardo e duecento milioni di euro. Il bando è gestito dalla Agenzia esecutiva europea CINEA nell'ambito dello strumento comunitario di finanziamento  denominato “Meccanismo per collegare l’Europa” (MCE o CEF)- settore Trasporti.

Domanda: cosa prevede il regolamento europeo sui servizi digitali e chi ci tutela in Unione europea? Vincenzina Volomini

Risposta:  c’è il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (ECAT)  inaugurato di recente  dal Centro comune di ricerca della Commissione europea a Siviglia in Spagna  che fornirà alla Commissione europea competenze tecniche e scientifiche interne per garantire che i sistemi algoritmici utilizzati dalle piattaforme online e dai motori di ricerca di dimensioni molto grandi rispettino i requisiti in materia di gestione e attenuazione dei rischi e di trasparenza previsti dal regolamento comunitario nuovo sui servizi digitali. Si tratta in particolare di effettuare analisi tecniche e valutazioni degli algoritmi. I ricercatori del JRC si baseranno, sviluppandole ulteriormente, sulle loro competenze di lunga data nel settore dell'intelligenza artificiale (IA), che hanno già svolto un ruolo fondamentale nella preparazione di altri importanti atti normativi, come la legge sull'Intelligenza Artificiale, il piano coordinato sull'intelligenza artificiale e la sua revisione del 2021. I ricercatori dell'ECAT non si concentreranno solo sull'individuazione e sulla gestione dei rischi sistemici derivanti dalle piattaforme online di dimensioni molto grandi e dai motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, ma esamineranno anche l'impatto sociale a lungo termine degli algoritmi.

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