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Juventus, Allegri: "In questo momento siamo da metà classifica. Ci manca..."
Massimiliano Allegri (Lapresse)

Juventus, Allegri: "In questo momento siamo da metà classifica. Spirito diverso per uscirne"

Il Cholito Simeone manda all'inferno la Juventus. Per la Signora la notte delle streghe arriva con 24 ore di anticipo, al Bentegodi va in scena un pre-Halloween horror che fa precipitare i bianconeri ancora più lontani dal sogno scudetto (quasi miraggio: 13 punti e una partita in più su Milan e Napoli).  "In questo momento le parole non servono a niente, c'e' solamente da lavorare, da fare. Siamo in una situazione brutta di classifica, nel senso che abbiamo solamente 15 punti", spiega Massimiliano Allegri a fine match. L'allenatore della Juventus analizza il secondo ko di fila (dopo l'1-2 del Sassuolo all'Allianz Stadium). "In questo momento siamo una squadra di meta' classifica - commenta il tecnico bianconero ai microfoni di Dazn - Solo con uno spirito diverso, con la voglia di vincere qualche contrasto in piu' ne usciremo fuori perche' le qualita' della squadra ci sono".

Max Allegri guarda avanti: "Da queste situazioni in qualche modo ci tireremo fuori. Intanto martedi' abbiamo una partita importante che serve per il passaggio del turno in Champions, e' inutile piangersi addosso perche' non serve a niente. Serve solo pensare a quello che dobbiamo fare, che e' la cosa piu' importante, poi le cose si sistemeranno". Per l'allenatore della Juventus "non e' questione di aspettative, indipendentemente da quello che puo' essere il valore della squadra, che e' ottimo. La differenza e' che quando abbiamo avuto paura, quando avevamo un punto in classifica, abbiamo giocato delle partite da squadra da un punto in classifica. Ora abbiamo 15 punti e bisogna giocare delle partite da squadra da 15 punti in classifica".

Giovanni Simeone VeronaGiovanni Simeone (Lapresse)
 

"Il calcio purtroppo non va sempre come uno pensa, ci sono momenti in cui le cose vanno male e bisogna uscirne reagendo, avendo orgoglio". Sulla prestazione della squadra, Allegri ha spiegato: "Sapevamo di affrontare una squadra che la metteva sul piano della corsa e dei contrasti. Ti devi mettere sul piano loro, sullo spirito, sul rincorrere, sul correre verso l'avversario, sull'andargli addosso, poi piano piano la partita va avanti e quando la partita va avanti e' normale che le qualita' tecniche possono venire fuori. Ma non e' che perche' abbiamo la maglia della Juventus dobbiamo per forza battere le squadre di media classifica. Bisogna guadagnarselo e per guadagnarselo bisogna giocare delle partite con un atteggiamento diverso, con la voglia di fare fatica. Questo e' il calcio. Il calcio non e' fioretto, il calcio e' calcio, ci sono contrasti e quando trovi una squadra come il Verona ti devi mettere al suo livello. Anche col Sassuolo abbiamo perso molti contrasti, molti duelli aerei, e il Sassuolo non e' una squadra fisica". Gli e' poi stato chiesto di commentare la statistica dei falli fatti che ha visto il Verona prevalere: "Hanno interrotto molto il gioco, hanno fatto la loro partita, da una squadra che comunque sapeva che per battere la Juventus doveva fare cosi'".

Juventus, Allegri sullo scudetto: "Step di oggi quasi finale per il campionato"

"Noi pensavamo forse di essere piu' bravi di loro e in questo momento non lo siamo. Bisogna essere onesti, realisti e bisogna solamente lavorare. Tanto le parole non servono a niente. Fortunatamente martedi' avremo una partita importante". Sull'umilta' della Juventus, Allegri ha risposto: "Non credo che non ci sia una grande squadra senza il rispetto dell'avversario. Tutti quelli che hanno vinto difficilmente hanno giocato con sufficienza. Manca la voglia di lottare, il calcio e' fatto di contrasti soprattutto in questa partita. Ho gia' parlato troppo, c'e' da stare zitti, in silenzio e lavorare. E fare vittorie". Allegri sembra aver quasi messo una pietra sopra al discorso scudetto: "Lo step di oggi e' quasi finale per il campionato. Pensiamo alla Champions, poi alla Fiorentina. Per la vittoria in casa. Bisogna essere lucidi, analizzare cio' che va e non va. C'e' chi e' piu' stanco. Serve fare il massimo, aiutare la squadra a vincere. La prima palla mezza e mezza va dentro e non e' un caso. La squadra aveva fatto quelle vittorie con atteggiamento diverso. Dobbiamo cambiare. Il primo ad averlo capito sono io".

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