L'importanza di saper creare relazioni
Le relazioni sono condizioni fondamentali per creare realtà d'impresa, per diventare buoni studenti e civili cittadini. E dunque professionisti che sappiano fare crescere la società cui appartengono. Vale questa regola non solo a scuola, dunque, ma anche in famiglia, nelle amicizie, nei rapporti d'amore: il non sapersi relazionare con l'altro comporta l'inevitabile declino di qualunque progetto si pensi di sviluppare
A questo proposito, colpiscono le parole della ragazza padovana che ha scelto di non presentarsi all'esame orale di maturità pochi giorni fa: "Il sistema di valutazione basato solo sui voti declina una propensione a non comprendere il valore e il significato di saper creare rapporti di natura qualitativa, che dovrebbe essere realizzato all'interno di una relazione umana autentica tra insegnante e studente" ha dichiarato la studentessa, subito qualificata dal ministro Valditara come 'punibile con la bocciatura'.
Gli studenti non hanno bisogno di ricondurre la loro formazione ad un esercizio coercitivo dei voti quale strumento di pressione per imparare. Hanno semmai bisogno che la scuola li aiuti ad innamorarsi dello studio, e a saper maturare una formazione all'apprendimento, all'interno di rapporti in cui lo scambio - intellettuale ed emotivo - sia alla base del loro processo cognitivo.
Il che di fatto comporta che saper imparare significa disporre di un metodo che sappia valorizzare la propria capacità di studiare; mentre insegnare significa sapere generare un rapporto di empatia e di scambio, di ascolto e dunque una dimensione socio emotiva alla cui base c'è la capacità di creare una relazione psicologico educativa che porti gli insegnanti ad essere qualcosa più di semplici traduttori di informazioni
In sintesi questo significa che la strada che la scuola deve intraprendere se vuole veramente divenire strumento di erudizione e formazione deve oggi essere posta in una dimensione motivazionale che divenga formativa sia per i ragazzi sia per i professionisti. L'istituzione scolastica, a livelli apicali, invece, appare ancorata ad un retaggio culturale illuminista, che ha declinato per decenni un'educazione pedagogica e didattica certamente di altissimo livello - l'Italia è considerata un'eccellenza nella formazione rispetto ad altre nazioni - ma oggi attraversata da una rivoluzione tecnologica che richiede delle soluzioni innovative.
Senza dimenticare di riconoscere comunque l'altissima eccellenza della qualità formativa erogata per decenni dal nostro sistema scolastico, senza cui non avremmo avuto eccellenze come Carlo Rubbia o Luigi Pirandello, solo per citare alcuni dei nomi di fama mondiale figli del nostro sistema scolastico.
Genio net, fondata da Massimo De Donno, ha intrapreso un interessante percorso culturale atto a formare gli studenti che vivono oggi quest'ennesima rivoluzione tecnologica. La strategia coglie proprio il bisogno che gli studenti hanno di veder preceduta la formazione da solide basi cognitive che restituiscano loro il piacere dello studio, come strumento di formazione intellettuale e morale. Un percorso accompagnato dal CNR di Torino con il quale è nato un lavoro comune che sta dando i suoi frutti.
Capire che ogni persona elabora le informazioni in modo soggettivo è stato il punto da cui fare partire un progetto che oggi si staglia nel panorama nazionale come uno dei più interessanti. In grado di restituire allo studio il suo valore più grande: uno slancio etico in grado di modificare la percezione che ogni studente può avere di se stesso.
Max Rigano