Lorenzo Marini al Senato, tra "Oriente e Occidente" con Alphatype

Un'opera del Maestro della contemporary art celebra il 50esimo anniversario dell'Istituto Italo Cinese

Lorenzo Marini
Cronache dal mercato dell'arte
Condividi su:

Lorenzo Marini, nella sala Zuccari del Senato un'opera del Maestro della Type Art

Alphatype Oriente e Occidente”, questo il titolo dell'opera realizzata da Lorenzo Marini, su incarico dell'Istituto Italo Cinese, per celebrare il 50esimo anniversario dell'Istituto. Il dipinto creato dal Maestro della Type Art è un media mix on canvass, di cm 70x50 e rappresenta un simbolo dell'amicizia tra i due popoli. E' stato consegnato all'Istituto lo scorso 18 maggio, presso il Senato della Repubblica Italiana, all'Interno della sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in occasione dell'evento “Il Senatore Vittorino Colombo e i 50 anni dell'Istituto Italo Cinese”. 

L’artista ha voluto mettere assieme due elementi, che sono due mondi. Le lettere e numeri. «Le lettere», racconta Marini, «sono i miei “type” equilibrati, i numeri sono il cinque e lo zero. Le prime sono accidentali e i numeri sono orientali. Il fondo non è bianco, come un foglio di carta, ma pieno di colori, come una cartina geografica dove i confini si sfumano. Dove non ci sono divisioni». Aggiunge il Maestro: «L’uomo prende vita dopo il verbo, il che vuol dire che la parola esisteva ancora prima della vita.

E' la parola stessa che ci unisce, e la parola è fatta da lettere. Unire l’Oriente e l’Occidente vuol dire rendere più piccola la palla di fango che chiamiamo terra. Questa mia opera celebra l’armonia, ma rispetta l’individualità. Ogni mio type diventa un fatto individuale, slegato dal classico concetto dell’alfabeto coordinato. Celebra il  linguaggio contemporaneo, che è sempre più visivo e sempre meno verbale. Celebra i cinquant’anni della cultura italo cinese reinterpretando i segni numerici come tracce istintive di colore, come se un arcobaleno avesse preso la forma dei numeri».

Lorenzo Marini, padovano di nascita, ma milanese d'adozione, noto anche come uno dei più prestigiosi art director italiani, ha presentato la sua corrente, la Type Art, nell'autunno del 2016, con una personale presso il Museo della Permanente di Milano. Il movimento artistico è stato poi teorizzato attraverso il "Manifesto per la liberazione delle lettere", pubblicato nel 2017.

In estrema sintesi, la Type art considera le lettere come soggetti autonomi, la cui dignità pittorica (ma anche scultorea) è pari a quella di qualsiasi soggetto. Un concetto presente nella cultura orientale, che Marini ha tradotto nella contemporary art occidentale