Il referendum sull' eutanasia legale: per uomini, donne e “fluidi”

Sì alla libertà di andarsene da questo mondo senza distinzioni di genere

L'OPINIONE di Ernesto Vergani
Lo sguardo libero
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Il ddl Zan riprende la discussione al Senato. Mille e oltre emendamenti sono stati presentati al disegno di legge. Protagonista la Lega con 672 emendamenti.

Mentre ci si azzuffa per decidere che cosa significhi essere uomo o donna e si difende – in nome dell’estensione dei diritti – la libertà di essere “fluidi”, si tace sul fatto che si stanno raccogliendo le firme per il referendum sull’eutanasia legale, promosso dall’Associazione Luca Coscioni insieme ad altre, ossia per la libertà di andarsene da questo mondo quando di essere nati maschi o femmine o di aver scelto la fluidità non importerà nulla: saremo così piagati e sofferenti e privi di ogni dignità che non vedremo l’ora di toglierci di torno.

Del referendum sull’eutanasia legale non se ne parla, forse perché i moribondi non guardano la tv e non comprano né pantaloni, né gonne, né smalti per le unghie, cose da uomini, da donne e da “fluidi”. Forse anche perché qualcuno pensa che l’apertura delle porte del Paradiso spetti solo ai ministri del Padreterno. Per richiedere il referendum sull’eutanasia legale, si può firmare fino al 31 settembre, in tutti i Comuni, in studi di avvocati e notai, nei tavoli sparsi in tutto il Paese. Qui tutte le informazioni: www.referendum.eutanasialegale.it