Covid, salgono decessi (+33%) e intensive. Gimbe: introdurre obbligo vaccinale

Impennano i nuovi casi, +42,3% in sette giorni. In tutte le regioni a eccezione della provincia di Bolzano

Coronavirus
Condividi su:

Covid, Gimbe: impennata di casi: +42,3% in una settimana. +33% decessi"

Il monitoraggio della fondazione Gimbe segnala un'impennata di nuovi casi nell'ultima settimana:  tra il 15 e il 21 dicembre, una crescita di nuovi positivi al Covid pari al 42,3% (177.257 vs 124.568 della settimana precedente). Un aumento in tutte le regioni a eccezione della provincia di Bolzano. Si rilevano oltre 250 casi per 100mila abitanti in meta' delle province italiane. Netto aumento, pari al 33%, anche dei decessi: 882 i morti negli ultimi 7 giorni (di cui 45 riferiti a periodi precedenti), con una media di 126 al giorno rispetto ai 95 della settimana precedente. 

Covid, Gimbe: +17% ricoveri; +17,3% terapie intensive 

Cresce intanto la pressione sugli ospedali. Nell'ultima settimana sono aumentati del 17% i ricoveri (+1.218) e del 17,3% i pazienti in terapia intensiva (+149). E' quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe nel periodo tra il 15 e il 21 dicembre. Crescono anche i casi attualmente positivi (384.144 vs 297.394) e le persone in isolamento domiciliare (374.751 vs 289.368).

Covid, Gimbe: +13,8% nuovi vaccinati, spinta per fascia 5-11enni 

"Nell'ultima settimana - segnala la fondazione - aumenta il numero di somministrazioni di vaccino con una media mobile a 7 giorni di oltre 523 mila somministrazioni/die: crescono del 10,8% le terze dosi e del 13,8% i nuovi vaccinati (n. 274.143) che per circa il 40% riguardano la fascia 5-11 anni. Questa fascia di eta' al 21 dicembre ha raggiunto 108.112 somministrazioni. Scendono, invece, i nuovi vaccinati over 12 (-18,1%). Il tasso di copertura per le terze dosi e' pari al 51,2%".

Covid, Gimbe preme sull'obbligo vaccinale

Gimbe spinge sull'obbligo vaccinale. "Introdurre immediatamente l'obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico e nel medio periodo per tutta la popolazione"; "accelerare la somministrazione delle terze dosi e le vaccinazioni nella fascia 5-11 anni"; "ridurre le tempistiche di somministrazione della dose booster, a 3-4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, innanzitutto per anziani e fragili": queste le raccomandazioni della Fondazione Gimbe al governo per contenere la quarta ondata. Secondo Gimbe, poi, occorre "attuare strategie di provata efficacia per contrastare l'esitazione vaccinale, in particolare per gli over 50 a rischio elevato di malattia grave e per la fascia 12-19 al fine di ridurre la circolazione del virus nelle scuole".

"Ridurre la capienza massima dei luoghi di aggregazione (discoteche, stadi, cinema, teatri), vietare lo svolgimento di grandi eventi pubblici per il Capodanno, incentivare lo smartworking, emanare norme per una corretta areazione e ventilazione nei locali scolastici e nei luoghi aperti al pubblico": sono altri interventi suggeriti dalla fondazione.

"L'impennata della curva dei contagi, la lenta e progressiva congestione degli ospedali - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe - l'incertezza sulla reale prevalenza della variante omicron nel nostro Paese, i dati preliminari sulla sua maggiore contagiosita' e le incognite sulla protezione vaccinale aprono scenari che impongono scelte politiche tempestive e rigorose, perche' i vaccini da soli potrebbero non essere sufficienti a contrastare l'avanzata della variante, come gia' ribadito dall'Ecdc e dall'Oms".