Covid, i dati della Fondazione Gimbe: si alza curva dei ricoveri e dei contagi

Le nuove rilevazioni della Fondazione Gimbe sulla situazione Covid in Italia mostrano come la curva di contagi e ricoveri si stia nuovamente alzando

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Covid, Fondazione Gimbe: tornano ad aumentare le positività e i ricoveri in ospedale

La curva dei contagi e dei ricoveri in Italia è tornata ad alzarsi. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe ha rilevato che, nella settimana del 20-26 ottobre, c’è stata una crescita del 43% dei nuovi casi e del 7,5% dei ricoveri. I casi sono passati da 17.870 della settimana precedente a 25.585 di quella in esame. La crescita potrebbe essere in parte causata dall’incremento dei tamponi totali.

Ma il tasso di positività a quelli molecolari e l’andamento dei ricoverati con sintomi (+181) indicano una crescita nella circolazione del Coronavirus. “A livello nazionale”, dichiara Nino Cartabellotta, “dopo 7 settimane si registra un’inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali che nell’ultima settimana aumentano del 43,2%, con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.553 del 19 ottobre a 3.655 il 26 ottobre”.

Nella settimana del 20-26 ottobre, tutte le Regioni tranne Sardegna e Valle D’Aosta hanno un incremento percentuale dei nuovi casi. In 15 Regioni sono incrementati i casi attualmente positivi. Sono 33 le province con un’incidenza maggiore di 50 casi per 100.000 abitanti. Tra queste, la provincia di Trieste registra oltre 150 casi per 100.000 abitanti. Diminuiscono invece i decessi: 249 negli ultimi 7 giorni (di cui 29 riferiti a periodi precedenti), con una media di 36 al giorno rispetto ai 39 della settimana precedente.

Nell’ultima settimana calano anche le somministrazioni dei vaccini anti Covid. Infatti, dal 20 al 26 ottobre sono state in media poco più di 152.000 al giorno. A diminuire, nonostante l’estensione del Green pass a tutti i luoghi di lavoro pensata proprio per incentivare le inoculazioni, sono anche le prime dosi. In sette giorni si conta infatti il 53% in meno di nuovi vaccinati. Mentre 11 milioni di dosi rimangono ferme nel frigorifero.