Covid, Italia tutta rossa: a Napoli “codice nero”. Positività al 19%,198 morti

L'Ordine dei Medici dei Napoli: si rischia il "codice nero". I presidi al governo: "Serve la dad per 15 giorni". Italia tutta in rosso scuro tranne la Sardegna

Coronavirus
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Dati Covid oggi 6 gennaio, 219.441 nuovi contagi. Per il Centro europeo per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (Ecdc) Italia tutta rossa tranne la Sardegna

Italia tutta in rosso scuro tranne la Sardegna che resta in rosso come nei dati della scorsa settimana. E' quanto si vede nelle mappe aggiornate del Centro europeo per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (Ecdc) sulla situazione dei contagi Covid in Europa. Rispetto al 30 dicembre quindi passano dal rosso al rosso scuro (tonalita' che determina il massimo rischio contagi secondo l'Ecdc) Sicilia, Calabria, Abruzzo e Basilicata, Molise e Puglia.

Oggi 6 dicembre, festa dell'Epifania, i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore sono 219.441 secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 189.109. Le vittime sono invece 198, in calo rispetto a ieri, quando erano state 231.

Dati Covid oggi 6 gennaio, tasso positività al 19,3%, +39 terapie intensive 

Sono 1.138.310 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.094.255. Il tasso di positivita' e' al 19,28%, in aumento rispetto al 17,3% di ieri. Sono 1.467 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 39 in piu' in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 177. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.827, ovvero 463 in piu' rispetto a ieri.

Covid, l'Ordine dei Medici di Napoli: "Si rischia il 'codice nero' in cui medici devono decidere chi curare"

"La situazione e' critica, abbiamo bisogno di aiuto ora. Roma decida per una misura drastica". E' l'allarme del presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, dopo un confronto con i colleghi degli ospedali di Napoli e provincia. "Ne' all'indomani del primo lockdown - spiega - ne' nella 2/a e 3/a ondata, la situazione e' stata tanto grave, ora rischiamo di perderne il controllo. Cio' che si decide oggi avra' effetto fra 10-15 giorni. Se vogliamo evitare il peggio si intervenga subito, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero", ha concluso riferendosi al percorso medico per decidere chi curare e chi no. 

Covid, appello presidi: "Rientro a scuola ingestibile, servono 15 giorni di dad"

"Una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l'attivazione di lezioni a distanza) per due settimane e' sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provochera' con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa": e' quanto si legge in un appello rivolto al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e ai presidenti delle Regioni promosso da una ventina di presidi e che ha gia' raggiunto oltre 1.500 adesioni di dirigenti scolastici di tutta Italia.