Covid, "nessuna correlazione morti-vaccini". Oregon, studio su 1.292 decessi

Il professor Burioni attacca gli scettici: "Sarebbe ora di rassegnarsi al fatto che la Terra non è piatta"

Di Redazione Cronache
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Covid, lo studio sui decessi tra giugno 2021 e dicembre 2022 in Oregon. Numeri sorprendenti

Uno studio condotto in Oregon, negli Stati Uniti, smentisce gli scettici. "I dati non supportano un'associazione tra vaccinazione anti-Covid e morte cardiaca improvvisa nei giovani". Questo è l'esito di una nuova indagine resa nota dai Cdc statunitensi (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) nell'ultimo 'Morbidity and Mortality Weekly Report'. I ricercatori hanno preso in esame i certificati di morte dei residenti dell'Oregon di età compresa tra 16 e 30 anni che sono deceduti nel periodo giugno 2021-dicembre 2022 per cause di morte cardiache o indeterminate. Sono stati poi esaminati per i deceduti identificati i registri nel sistema informativo sulle immunizzazioni dell'Oregon.

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Tra i 1.292 decessi identificati, Covid-19 è stato citato come causa di 30. Per altri 101 non è stato possibile escludere una causa di morte cardiaca. Tra questi deceduti, erano disponibili dati del sistema informativo sulle immunizzazioni per 88. Dei 40 decessi avvenuti tra persone che avevano ricevuto una dose di vaccino anti-Covid a mRna, 3 si sono verificati entro i 100 giorni successivi alla vaccinazione. Ma 2 erano casi di persone con malattie croniche di base e un singolo deceduto aveva una causa di morte indeterminata. Questi dati, concludono gli autori, "non supportano un'associazione tra la ricezione del vaccino a mRna anti-Covid e la morte cardiaca improvvisa tra giovani precedentemente sani". Il professor Roberto Burioni commenta questo studio su Twitter (X): "Sarebbe ora di rassegnarsi al fatto che la Terra non è piatta".