Medici no vax, sospesi e senza stipendio: "Dateci il Green Pass per lavorare"

Degli iscritti all'ordine i non  vaccinati sono 1500, a cui si aggiungono gli  infermieri e gli altri operatori sanitari

Di Monica Soldano
Vaccino
Coronavirus
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E' cominciata la conta dei medici che, per motivi diversi, rifiutano il vaccino anti Sars-cov2 e la pagano cara.  Ad oggi, su 460 mila iscritti all'ordine, i non  vaccinati sono 1500, a cui si aggiungono gli  infermieri e gli altri operatori sanitari.  I medici, ad oggi, sospesi e rimasti a casa senza stipendio fino al 31 dicembre, come ha chiesto il decreto n°44 del 1 aprile, sono stati 820, di cui 176 rientrati, perchè vaccinati subito dopo. Il dato resta parziale ed arriva da 44 dei 106 ordini professionali provinciali, dopo l'istruttoria delle Regioni e l'accertamento delle Asl di appartenenza. Lo ha fatto sapere ieri la FNOMCeO, ed il suo presidente Filippo Anelli ripete come un mantra che è inconcepibile che un medico non abbia fiducia nei vaccini.  Eppure, per Dario Giacomini, che paga il suo no a questo vaccino, con la sospensione dal lavoro e dallo stipendio, dopo anni di specchiata carriera, come dirigente radiologo ospedaliero le cose vanno viste da un altro punto di vista ed è per questo che ha fondato ContiamoCi!. L'associazione dei sanitari che non accettano l'obbligo, ma che invocano un confronto chiaro e pacifico sui dati e sui fatti, senza esibire ostentate certezze. - Restare a casa senza stipendio per un professionista è una scelta durissima, che coinvolge tutta la famiglia - commenta Giacomini - ma è anche doveroso poter fare i conti con la propria coscienza e responsabilità medica.  - Per mesi ci hanno lasciati senza alcun dispositivo di protezione, nè un piano di emergenza pandemico programmato e reso noto, ma poi hanno cercato di offrirci come obbligatorio solo a noi e per primi, un vaccino ancora sperimentale dicendoci che dovevamo proteggere i nostri pazienti, oltre che noi stessi. Non è vero. Il rischio di portare il contagio non si annulla con il vaccino e se, invece, mi obblighi, nel mio interesse personale, allora la scelta ed il consenso è mio. Sul mio corpo e sul mio organismo, non posso essere incapace di giudicare, tanto più se sono un medico. Come se ne esce, allora? - Chiediamo subito al governo un emendamento che equipari i sanitari agli altri lavoratori. Il Green Pass non ci piace, ma fino alla fine dello stato di emergenza, il 31 dicembre, può offrire una possibilità a chi non possa o non voglia vaccinarsi, con il tampone salivare, molecolare, che verifichi la contagiosità in atto per dare sicurezza sul lavoro. I soci di ContiamoCi! oggi sono più di 2000 e continuano  a crescere. Vogliamo farci sindacato per rappresentare le nostre istanze civili e come sanitari vogliamo tornare al lavoro al più presto. A noi interessa restare al servizio della comunità, fare la nostra parte. ContiamoCi! è una comunità di persone, non lascia soli, per questo stiamo creando un fondo per sostenere i nostri colleghi ed i sanitari  che stanno soffrendo di più economicamente la sospensione ingiusta ed irragionevole dello stipendio- Conclude Giacomini.