"Indennità infermieri? Utopia. Da Brunetta uno schiaffo alla nostra categoria"

Il segretario nazionale di Nursind Andrea Bottega torna sulle parole del ministro Brunetta: "Pronti a scioperare"

di Elisa Scrofani
Coronavirus
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Sanità, Nursind contro Brunetta: "Indennità per infermieri, dopo un anno e mezzo non abbiamo visto un centesimo. E il ministro ci prende in giro"

“Ieri Brunetta ha dato uno schiaffo a tutti gli infermieri italiani". Il segretario nazionale di Nursind Andrea Bottega dopo la nota diffusa nell'immediato, torna su Affaritaliani.it a porre l'accento sulle parole -"presa in giro" - del ministro per la Pa, Renato Brunetta, in merito all'erogazione dell'indennità specifica per gli infermieri, pronunciate nel corso dell'interrogazione alla Camera del 15 dicembre. "Cecconi ha chiesto di chiarire che fine avesse fatto l'indennità prevista nella legge di BilancioBrunetta ha risposto che troverà una soluzione nel contratto che sarà firmato a breve".

"Brunetta saprà come funziona la pubblica amministrazione ma non conosce gli ospedali. E non sa neanche come funzionano i contratti evidentemente. Stiamo ancora discutendo le modifiche al vecchio contratto, firmato in fretta e furia nel 2018". "Era pieno di schifezze, tanto che molte amministrazioni non lo hanno ancora applicato dopo tre anni" continua Bottega. 

Il segretario di Nursind sottolinea: "Forse Brunetta ignora che per avere la firma definitiva sull'ipotesi di contratto ci vogliono minimo tre mesi. Deve passare dalla Corte dei conti, dalla Conferenza delle Regioni, ecc.". Prosegue: "Dobbiamo ancora discutere tutto. Abbiamo l'incontro settimana prossima, ma è altamente interlocutorio. Per passare i controlli ci vorranno mesi, e poi dopo la firma definitiva ci vuole un altro mese per la messa in atto da parte delle pubbliche amministrazioni".

"C'è un emendamento proposto da maggioranza e opposizione, e segnalato al Governo da tre forze politiche (Leu, M5s, Fi). La richiesta è di dare i soldi che sono già stati stanziati, mentre aspettiamo che si concluda la contrattazione. L'emendamento non chiede soldi in più, né espropria la contrattazione. Ma Brunetta ha detto no, non ce li dà". Di che cifre parliamo? "Sono 335 milioni stanziati, grosso modo sono circa 75 euro lordi al mese. Poca cosa, ma non ci dà nemmeno quello. E' un atto di cattiveria nei confronti degli infermieri".

"A Brunetta interessa solo che il contratto sia sottoscritto. Ma la firma in sé stessa di fretta e furia non cambierà nulla. A me interessa che si diano i giusti riconoscimenti e diritti ai lavoratori".

L'imminente convocazione non sarà quindi risolutiva?

"Assolutamente no. Non abbiamo ancora discusso di niente. Si deve parlare dei nuovi inquadramenti economici, degli incarichi professionali e di organizzazione. In più ci sono le risorse stanziate dalla nuova legge di bilancio che saranno stanziate da gennaio 2022. Tempi tecnici che, stranamente, il ministro sembra non conoscere", chiosa Bottega.

"La nostra categoria comincia a non poterne più. Da inizio anno che siamo alle prese con le tempistiche di questa indennità, che torno a ricordare, ai medici è stata rilasciata subito, mentre per noi è stata subordinata alla contrattazione. Brunetta è fissato con i ministeri, e dà l'impronta ministeriale anche alla Sanità. Ma così non funziona. Ora confidiamo sul Parlamento, nella speranza che gli emendamenti segnalati passino, dando così l'atteso segno di vicinanza alla nostra categoria, piegata dopo due anni di pandemia. Ma se così non sarà, si sciopera. Il prossimo lunedì probabilmente sarà decisivo con l'eventuale arrivo del maxi emendamento alla Manovra", conclude il segretario di Nursind, Andrea Bottega.