Pillola Pfizer anti-Covid, Ema: "Stati possono usarla per adulti in emergenza"

Il farmaco non è ancora autorizzato nell'Ue ma può essere usato per il trattamento di adulti con Covid a maggior rischio di progressione verso la malattia grave

Coronavirus
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Da Ema via libera all'uso della pillola Pfizer Paxlovid anti-Covid per curare pazienti adulti entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, ha emesso un parere sull'uso di Paxlovid (la pillola Pfizer) per il trattamento del Covid-19. Il farmaco, che non è ancora autorizzato nell'Ue, può essere utilizzato per il trattamento di adulti con Covid-19 che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di progressione verso la malattia grave.

L'Agenzia europea emesso l'avviso per supportare le autorità nazionali che potrebbero decidere su un possibile uso precoce del medicinale prima dell'autorizzazione all'immissione in commercio, ad esempio in contesti di emergenza, alla luce dell'aumento dei tassi di contagi e dei decessi dovuti a Covid-19 in tutta l'Ue.

Paxlovid deve essere somministrato il prima possibile dopo la diagnosi di Covid-19 ed entro 5 giorni dall'inizio dei sintomi. "I due principi attivi del medicinale, PF-07321332 e ritonavir, disponibili in compresse separate, devono essere assunti insieme due volte al giorno per 5 giorni", si legge nelle raccomandazioni dell'Ema

La raccomandazione si basa sui risultati intermedi dello studio principale su pazienti non ospedalizzati e non vaccinati che presentavano una malattia sintomatica e almeno una condizione sottostante che li esponeva al rischio di un grave Covid.

I dati hanno mostrato che Paxlovid ha ridotto il rischio di ospedalizzazione e morte quando il trattamento è iniziato entro 5 giorni dall'inizio dei sintomi. Circa l'1% dei pazienti (6 su 607) che hanno assunto Paxlovid entro cinque giorni dall'inizio dei sintomi è stato ricoverato in ospedale entro 28 giorni dall'inizio del trattamento rispetto al 6,7% dei pazienti (41 su 612) a cui è stato somministrato placebo (trattamento fittizio); nessuno dei pazienti del gruppo Paxlovid è morto rispetto ai 10 pazienti del gruppo placebo.

In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e fino a 34 giorni dopo l'ultima dose di Paxlovid sono stati disgeusia (disturbi del gusto), diarrea e vomito.

Vaccini, ok di Ema all'aumento di produzione per Moderna, Pfizer e J&J

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha inoltre approvato l'avvio di un nuovo sito di produzione per il vaccino anti-Covid Johnson & Johnson e l'aumento della produzione in due stabilimenti che producono già le dosi Moderna e BioNTech/Pfizer.

Il vaccino monodose sviluppato dalla casa farmaceutica Janssen potrà contare sul nuovo stabilimento di Marcy-l'Etoile, in Francia, gestito da Sanofi Pasteur. L'Ema ha dato l'ok anche all'aumento della produzione del vaccino Spikevax, sviluppato da Moderna, nel sito gestito da Rovi Contract manufacturing, situato a Madrid.

Ciò consentirà, si legge in una nota dell'Ema, "la produzione di circa 25 milioni di dosi aggiuntive di Spikevax ogni mese nell'Unione europea e nei Paesi terzi attraverso l'iniziativa Covax". Infine, il Chmp ha approvato un aumento della produzione del principio attivo di Comirnaty, il vaccino di BioNTech/Pfizer, nello stabilimento gestito dalla Wyeth biopharma division di Wyeth pharmaceuticals, con sede ad Andover, nel Massachusetts (Stati Uniti).

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