Il regista Sciarra si dichiara non binario: "Non mi sento né uomo né donna"

Giuseppe Sciarra: "Da bambino amavo giocare con le bambole e vestirmi da femmina. Da grande mi piaceva fare a botte. Ora sono in una fase splendida"

Costume
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Il regista foggiano Giuseppe Sciarra: "Chiamatemi come volete! Io non mi sento nè uomo nè donna, vado al di là delle categorie" 

Giuseppe Sciarra, noto regista foggiano, dopo aver conquistato una larga fetta di pubblico con il cortometraggio "Ikos", nel quale denuncia pubblicamente gli episodi di bullismo subiti da adolescente, con la partecipazione dell'attore della serie tv "Le fate ignoranti" di Ferzan Ozpetek, Edoardo Purgatori, prende coraggio e rivela i lati, finora nascosti, della sua identità di genere. 

"Da bambino amavo giocare con le bambole e indossare indumenti femminili", racconta Sciarra. "Mi sentivo una bambina. Mi piaceva stare con le bimbe e mi identificavo nel genere femminile. I bambini non mi piacevano. Li trovavo troppo rudi e maneschi. Poi man mano crescendo sono cambiato e mi sono identificato con il genere maschile", rivela il regista foggiano. "Inizialmente per costrizione, poi però ha cominciato a piacermi fare a botte, essere più rude e maschile", continua Sciarra. "In entrambi casi ho vissuto perà queste mie due entità con gioia e sofferenza. Non come avrei voluto". 

Ora, a distanza di molto tempo, alla soglia dei quarant'anni, il regista foggiano afferma: "Credo di essere giunto a una fase splendida della mia vita in cui dopo aver sperimentato la mia parte femminile e quella maschile, sento che posso andare oltre ed essere libero. Chiamatemi come volete! Non mi sento né uomo né donna, vado al di là delle categorie e vivo la mia natura e le mie azioni senza doverle necessariamente etichettare aderendo a dei cliché. Voglio essere a modo mio! Come dico io!". 

E sul ddl Zan Sciarra dichiara: "Trovo scandaloso e ridicolo che questa legge abbia subito tanto ostracismo da gente come Pillon che considero un frustrato oltre che un personaggio indegno di ricoprire un ruolo politico all'interno del nostro paese. Dobbiamo lottare affinché questa legge venga approvata. Scendere in piazza e fare una rivoluzione se è necessario. Basta subire passivamente il volere di certi personaggi del mondo della politica.