Totti e Ilary si separano, un fallo di troppo?

ìIlary, non Spalletti, “espelle” il capitano. “Falli” in trasferta anche della ex lady Totti?

L'opinione di Pietro Mancini
Ilary Blasi e Francesco Totti
Costume
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Totti e Ilary Blasi si separano, "certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano"

Dispiacere e rispetto, non solo a Roma, per la decisione di separarsi della coppia più popolare della capitale. E, da parte di molti la speranza che, come canta uno dei più noti fans della Roma, Antonello Venditti, come tanti amori, non finisca neppure quello tra “er Pupone” e la bionda conduttrice di Mediaset, in quanto certi amori “fanno dei giri immensi e poi ritornano. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili. 

Stavolta, tuttavia, non è stato il “sergente di ferro”, Luciano Spalletti, a mettere fuori squadra il… capitano, ma la bionda Ilary, furibonda per… i presunti falli del marito, fuori dall’Olimpico, documentati dalle foto di una galeotta visita notturna a una bella signora romana, e romanista, Noemi Bocchi. Ma gli amici de “er Pupone” rilanciano il pallone, e le responsabilità della rottura, nel campo della moglie-nemica, parlando di una relazione di Ilary con un aitante giovanotto, per il quale la Blasi avrebbe perso la testa, e che avrebbe frequentato, lontano dai riflettori, durante le sue trasferte milanesi per condurre L'isola dei famosi

Nella separazione ha pesato la lontananza dal villone romano dell’ambiziosa soubrette e il difficile adattamento di Totti alla vita extra-calcio, dopo il ritiro dal campo, e la sua irritazione per le intromissioni dei familiari della moglie negli affari della coppia. L’unico amore, che resta indissolubile, è quello tra i tifosi di Roma, e la città, e lo storico capitano giallorosso, che è forte, anche 5 anni dopo l’addio al calcio di uno dei più grandi campioni della storia del pallone…. 

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Quello de “er Pupone” è il caso, più unico che raro, di un top-player, profeta in patria, 25 anni con la stessa maglia, capitano per sempre, un palmares, che annovera uno Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre, ovviamente, al Mondiale 2006 conquistato, da protagonista, con la Nazionale di Lippi.

E, anche durante il triste naufragio del matrimonio, come dimenticare le nozze, da sogno, in diretta tv, con Ilary Blasi, la vita mondana, attraversata, sempre, con leggerezza, con autoironia, con il sorriso grato di chi ha ricevuto in dono un talento straordinario e la possibilità di divertirsi, facendo ciò che più ama: giocare a pallone, nella città, che stravede per lui.

Fino al giorno, triste e imposto da tecnico e dirigenti, del ritiro dal calcio giocato, 5 anni fa, affrettato dall’ostilità dell’allenatore, Spalletti, fischiato durante l’addio, tra i lacrimoni di Francesco, familiari e fans, che emozionò non solo i tifosi romanisti, ma tutti gli sportivi italiani tutti. 

“Speravo de morì prima!”: chissà se l’11 luglio molti fans dell’ex calciatore avranno ripetuto la frase, che venne utilizzata come titolo del film, prodotto da Sky, tratta dal libro “Un capitano”, stampato da Rizzoli, nel 2018, e scritto, a quattro mani, dal giornalista Paolo Condò e dall’ottavo Re di Roma…