Allarme siccità, Coldiretti lancia l'allarme: "Stimati danni per 2 miliardi"

L'agricoltura italiana è minata dalla siccità. Alberto Cirio, Presidente della regione Piemonte, ha richiesto lo stato di calamità

Cronache
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Secondo i Coldiretti, la siccità causa circa 2 miliardi di euro di danni all'agricoltura

La siccità è diventata la calamità più rilevante per l'agricoltura italiana, con danni stimati intorno ai 2 miliardi di euro per effetto del calo dei raccolti. Questa stima arriva dalla Coldiretti, che pone l'attenzione sull'emergenza della mancanza d'acqua nei campi. Mentre, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha inviato a Roma la richiesta di stato di calamità per l'agricoltura.

Allarme siccità, Coldiretti lancia l'allarme: "Stimati danni per 2 miliardi"

In Lombardia una parte delle coltivazioni in campo sono compromesse dalla siccità. I dati sono ancora da confermare a raccolto avvenuto, ma su orzo e frumento si stimano cali delle rese fino al 30%. Tenute sotto osservazione anche il mais e riso che hanno bisogno di acqua per crescere.

La situazione in Piemonte, al momento, registra la stima di una riduzione del 30% delle foraggere con un danno conseguente per le aziende zootecniche. Sui cereali a semina autunnale c'è un calo di produzione del 30%. Gravi danni anche alla viticoltura con la produzione di acini sotto la media e molto radi.

Mentre in Liguria si registrano i danni al foraggio destinato a capre, pecore e mucche. Sono colpiti anche gli uliveti e il basilico per il classico pesto alla genovese. In Sicilia, la Piana di Catania paga un sistema irrigazione fatiscente ma persino chi ha sistemi di irrigazione moderni ha difficoltà a bagnare gli agrumi. A secco anche fichi dindia, seminativi, ortaggi.

Spostandoci in Puglia, secondo la Coldiretti, la stima dei danni ammonta a 70 milioni di euro l'anno a causa della siccità. L'allarme arriva dalla riduzione delle rese di produzione di coltivazioni in campo come grano e altri cereali, ma anche di foraggi per l'alimentazione degli animali, di ortaggi e frutta. Si stima, inoltre, un calo sensibile della produzione di olive del 40%.


Nelle campagne toscane diventa sempre più concreto il rischio di una riduzione importante delle rese delle produzioni in campo come girasole, mais, grano e degli altri cereali ma anche di olivi, ortaggi e della frutta.
Altra regione piegata dal caldo torrido è la Sardegna, dove milioni di cavallette stanno devastando 30mila ettari di coltivazioni, divorando i raccolti delle campagne. A questi ritmi si rischia la distruzione di cinquantamila ettari entro poche settimane.

Infine, la siccità colpisce anche i laghi. "Per i laghi del Centro la situazione non è facile e altrettanto vale per i fiumi. Quando i loro livelli si abbassano si alzano le concentrazioni degli inquinanti che non riescono ad essere diluiti e, di conseguenza, causano problemi alla flora e alla fauna", come spiega Ramona Magno, responsabile dell'Osservatorio siccità del Centro nazionale delle ricerche.