Arezzo, uccise il vicino con un fucile dopo l’attacco con la ruspa: assolto Sandro Mugnai

L’uomo impugnò il fucile da caccia e sparò verso la cabina della ruspa uccidendo Dodoli. Una reazione che, secondo la procura, andò oltre i limiti della legittima difesa

di Salvatore Isola
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Arezzo, uccise il vicino con un fucile dopo l’attacco con la ruspa: la Corte d'Assise di Arezzo assolve Sandro Mugnai

La Corte d'Assise di Arezzo ha assolto oggi Sandro Mugnai, l'artigiano aretino, che sparò e uccise il vicino di casa, Gezim Dodoli, che gli stava colpendo l'abitazione con una ruspa il 5 gennaio 2023 a San Polo, frazione del comune di Arezzo. Il collegio presieduto dal giudice Anna Maria Loprete ha respinto la richiesta formulata dal pubblico ministero Laura Taddei, che aveva invocato una condanna a 4 anni di reclusione rilevando un eccesso colposo di legittima difesa.
 
La sentenza arriva al termine di un procedimento che ha ripercorso minuto per minuto la notte di follia, paura e violenza in cui Dodoli, 56 anni, raggiunse l'abitazione dei Mugnai mentre la famiglia era riunita per la cena dell'Epifania. Secondo quanto ricostruito nelle indagini e confermato in aula, l'uomo prese a colpire con una ruspa le auto parcheggiate nel piazzale, per poi dirigere il mezzo contro la casa di Mugnai, sfondando parte della parete.
 
Mugnai, oggi 54enne, afferrò il suo fucile da caccia e sparò diversi colpi verso la cabina della ruspa, uccidendo Dodoli. Una reazione che la procura ha definito "precipitosa, avventata e sproporzionata", sostenendo che, pur di fronte a un'aggressione grave e reale, l’esito mortale potesse essere evitato.

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