Bancarotta Alitalia, Montezemolo e Colaninno rinviati a processo

Secondo i pm ci sarebbe stata anche "influenza sulla gestione del lavoro da parte di Etihad Airways"

Luca Cordero di Montezemolo
Cronache
Condividi su:

Crac Alitalia, il gup di Civitavecchia rinvia a giudizio tutti gli imputati

Il gup di Civitavecchia, Francesco Filocamo, a conclusione dell'udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati nel procedimento per bancarotta fraudolenta e altri reati societari nei confronti degli ex amministratori e sindaci di Alitalia, dichiarata insolvente nel 2017 e ammessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria. ​Il processo prenderà il via davanti al Tribunale di Civitavecchia il 18 maggio 2023. Quattordici gli imputati, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo e Roberto Colaninno, a rispondere a vario titolo, fra ex amministratori e sindaci di Alitalia che hanno ricoperto la carica nel biennio 2014/2016.​

Gli attuali Commissari Straordinari di Alitalia, Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, rappresentati dall'avvocato e professore Roberto Borgogno, sono costituiti parte civile nel procedimento a tutela dei creditori dell'ex compagnia di bandiera, per ottenere il riconoscimento dei danni derivanti dalle condotte che, secondo l'accusa sostenuta in giudizio dal Pubblico Ministero di Civitavecchia Mirco Piloni, avrebbero provocato il dissesto di Alitalia.​

La chiamata in corresponsabilità di Etihad Airways si basa in particolare sull'assunto accusatorio, che dovrà appunto essere verificato nel corso del giudizio, che la compagnia aerea emiratina, pur essendo socia di minoranza di Alitalia (con il 49% del capitale), esercitasse su quest'ultima in modo continuativo ed effettivo una decisiva influenza sulla gestione e sul controllo, tale da determinarne le scelte più rilevanti.