Naufragio Bayesian, 25 milioni per recuperare il relitto: tesori e segreti in fondo al mare

Le verità opposte e il nodo dei risarcimenti milionari

di Redazione
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Bayesian, un tesoro in fondo al mare che fa gola e spaventa tante persone

Il 19 agosto 2024, mentre era ancorato al largo di Porticello (Palermo), il Bayesian affondò rapidamente durante una violenta tempesta. Il naufragio ha causato la morte di sette persone. Tra le vittime vi erano l'armatore Mike Lynch, sua figlia Hannah, e altre figure importanti del mondo finanziario. Il relitto del Bayesian è stato riportato a galla da una profondità di quasi 50 metri. Il veliero, compreso l’albero maestro alto 75 metri, si trova ora a Termini Imerese per gli accertamenti tecnici legati all’inchiesta dei pm siciliani. Il recupero dello scafo e dell’albero, avvenuto con l’utilizzo di robot teleguidati. è costato circa 25 milioni. Due indagini, due ipotesi opposte, due schieramenti.

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E, dietro, - riporta Il Corriere della Sera - un risarcimento colossale. Ora che il Bayesian è a terra e gli esperti possono indagare da vicino le cause del naufragio già si delinea la futura battaglia, non solo giudiziaria. . E poi incombe quel risarcimento da centinaia di milioni di euro (400 secondo una prima stima) che tutti vorrebbero naturalmente evitare. Il mistero del Bayesian è infatti anche questo: una guerra di polizze, le cui ricadute in soldoni sono strettamente legate all’esito dell’inchiesta penale.

Il caso estremo di un attentato sembra invece aver perso vigore per il fatto che non sono stati trovati squarci nello scafo. Il relitto, pur ammaccato e sporco, sembra infatti integro. In fondo al mare anche una cassaforte con documenti top secret, per questo non si è badato a spese per recuperare la nave affondata.

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