Ponte Morandi, il verbale dell'ex manager: "Dal 2010 si sapeva di un difetto"

La Verità riporta il verbale segreto di un colloquio di Gianni Mion, ex ad della holding della famiglia Benetton, sul Ponte di Genova

Cronache
Condividi su:

Il verbale di Mion: "Tutti sapevano del rischio crollo"

Già nel 2010 i tecnici avevano perplessità sulla tenuta del Ponte Morandi. Lo sostiene Gianni Mion in un verbale che la Verità pubblica oggi titolandoci in prima pagina. Giacomo Amadori spiega che il super manager di Edizione non è stato mai iscritto sul registro degli indagati ma lo definisce un "testimone di primissimo piano". Nominato amministratore delegato della holding della famiglia Benetton e dal 1986 al 2016 è stato nel cda di Autostrade per l'Italia e Atlantia.

Secondo quanto riporta la Verità, Mion disse: "Chiesi se un ente esterno avesse cartificato la sicurezza. Mi dissero che ce la autocertificavamo con Spea. Rimasi terrorizzato", avrebbe detto in un colloquio del 13 luglio 2021 dai magistrati. "L'azienda era al corrente dell'errore di progettazione", avrebbe detto Mion, senza però essere in grado di specificare di quale errore si trattasse dal punto di vista tecnico. Per poi sostenere che "Castellucci era circondato da incompetenti, aveva troppo potere. Spea doveva rimanere in mano pubblica", riporta sempre la Verità senza giri di parole.