Benevento, il papà del 12enne molestato dalla prof: "Foto e avances in classe"

"Un giorno mio figlio è tornato a casa dalla scuola sconvolto. Il bambino si sentiva sporco, si lavava il viso. Ed è scoppiato a piangere"

Cronache
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"Mio figlio in lacrime dopo le avance della prof"

"La prima a insospettirsi per i comportamenti di quell’insegnante è stata mia moglie. Quando me ne ha parlato, inizialmente non riuscivo a crederci: ma come puoi immaginare, le ho detto, che una donna di 38 anni possa invaghirsi di un bambino". Inizia così l'intervista di Repubblica al padre del 12enne di Benevento che sarebbe stato molestato dalla professoressa agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

Il padre racconta il motivo dei suoi sospetti a Repubblica: "Per come si rivolgeva a lui nei messaggi whatsapp sul gruppo di classe, ma non solo. Una volta mio figlio era uscito a mangiare un panino con alcuni amichetti e lei, pur abitando a trenta chilometri di distanza, si era messa in auto per raggiungerlo. Già questo ci sembrò a dir poco anomalo". 

E poi, dice sempre a Repubblica, "un giorno mio figlio è tornato a casa dalla scuola sconvolto. Il bambino si sentiva sporco, si lavava il viso. Gli abbiamo chiesto perché ed è scoppiato a piangere. Così, ci ha raccontato che la professoressa lo aveva chiamato mentre era in classe e gli aveva chiesto di seguirla nella sala dei professori, dove gli aveva rivolto delle avance".

A quel punto la famiglia si mette in contatto con la coordinatrice del plesso scolastico che ha informato la preside e sono intervenuti i carabinieri. E dice ancora: "Ci tengo a chiarire che era sempre lei a inviare video e fotografie al bambino, lui non ha mai ricambiato. Allo stesso modo, non è vero che ci sia stato “sesso in classe”, come è stato scritto, ma solo quell’episodio di cui ho parlato prima".