Blogger suicida, travolta dall'odio social dopo la rottura col marito

Star di YouTube, Mava Chou ha un seguito di 200 mila followers: ma la benevolenza dei commenti a un certo punto si trasforma in odio

Mava Chou (instagram)
Cronache
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Blogger suicida, Mava Chou conosciuta come la mamma star di YouTube lascia 4 figli e 200 mila follower

Mava Chou, nata Maeva Frossard, nota come la mamma star di YouTube, con 200 mila followers al seguito, si è suicidata lo scorso dicembre, lasciando 4 figli. L'ultimo video pubblicato sul suo profilo mostra non la blogger ma la realtà di Maeva, spettinata e con le occhiaie stampate sul volto: "Non sto tanto bene, ormai dura da circa due anni. È difficile sorridere quando si sta male, sono stanca di dover giustificare, tutto qui".

Poi nessun post o video, e zero interazioni social, fino al 22 dicembre, quando dal suo profilo facebook si apprende la notizia della sua morte, annunciata da una sua amica, di comune accordo con i famigliari: "Non cercate di saperne di più, rispettate i suoi cari".

Maeva si è tolta la vita, riporta il Messaggero, dopo essere stata risucchiata da un vortice, quello dei social, che pensava di essere lei a controllare ma che ha finito per impossessarsi delle redini della sua vita, e che l'ha trovata impreparata all’assalto del mondo prima nella sua casa a Batilly nella Francia orientale, e poi nei Vosgi, in una campagna ancora più desolata.

Blogger suicida, l'inchiesta

La procura ha aperto un’inchiesta per “molestie morali che hanno portato al suicidio”. Diverse sono le persone che potrebbero finire sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, a partire dal marito, Adrien Czajczynki, che dalle risate casalinghe ha finito per condividere con il mondo i dettagli della loro vita privata, dalla separazione, ai pianti dei bambini, alle presunte infedeltà della moglie.

Tra i molestatori potrebbero ritrovarsi anche coloro che hanno iniziato a postare le foto della casa dove la vittima era andata a vivere col nuovo compagno accusandola di non essere una buona madre. Maeva aveva confessato davanti allo schermo del suo computer di aver tradito il marito.

"Che almeno quanto successo serva a cambiare la legge e prendere atto che le molestie via social sono un atto di violenza che può portare alla morte" ha dichiarato Stéphane Giurrana, l’avvocato al quale Maeva si era rivolta quando le minacce avevano iniziato a non farla dormire la notte.

Tutto cominciò quasi per gioco nel 2015, quando Maeva e Adrien aspettavano il quarto figlio. Avevano lanciato un un blog video, in cui Maeva parlava della gravidanza, della vita in famiglia, di spesa e pagelle di scuola, senza mai prendersi troppo sul serio.

Poi, quando nel 2017 partecipa a un popolare programma televisivo, comincia l'inatteso game over. Esplodono i follower ma cade a picco la benevolenza dei commenti: la platea comincia a prendere in giro la loro vita provinciale, i video amatoriali "poco glamour", la vita genuina e semplice viene derisa come "l’esistenza volgare e risibile di una coppia senza titoli di studio".

Ma mentre il marito regge il colpo, Maeva precipita. All’inizio del 2020 la separazione, che viene spiattellata sui social, con relative "fazioni", la maggior parte contro di lei e a favore del marito. Arrivano perfino telefonate anonime alla scuola dei bambini. Poi le foto: la casa di lei, una macchina parcheggiata davanti al portone additata come "quella dell’amante”. 

Oggi, a distanza di quasi un mese dal triste epilogo, c'è chi come Audrey, 45 anni, ammette di aver commesso uno sbaglio, fosse anche solo di leggerezza. Al Parisien ammette: "Riconosco di aver lasciato dei messaggi che hanno potuto ferire. E anche giudizi che non avrei dovuto permettermi, sull’educazione dei figli, per esempio. Non mi rendevo conto che dietro quei profili, c’erano persone vere"