Botulino, occhio alle conserve sott'olio. Ecco quali sono i cibi sicuri e quelli meno
L'importanza di consumare i prodotti, una volta aperti, in tempi brevi
Botulino, l'importanza di sterilizzare i barattoli che contengono conserve sott'olio
I recenti casi di "morti per boutlino" hanno fatto scattare l'allarme in Italia. Si tratta di un pericolo apparentemente invisibile, legato soprattutto alla non corretta conservazione del cibo. In particolare i prodotti più a rischio sono le conserve sott'olio. La sterilizzazione insufficiente o la mancata acidificazione degli alimenti possono generare problemi molto gravi per la salute. Nel nostro Paese secondo l’Istituto Superiore di Sanità - riporta Il Messaggero - negli ultimi 23 anni sono stati segnalati 1.276 casi sospetti (574 confermati in laboratorio) e 15 decessi. La minaccia, come detto, viene soprattutto dalle conserve sotto olio fatte in casa, più raramente da una ferita contaminata.
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Questa tradizione alimentare italiana è proprio una delle cause della persistenza del botulismo nel nostro Paese. Da qui, la massima attenzione a prodotti sotto olio come verdure o salsicce dei quali non si conosce la provenienza. Dopo l’apertura bisogna riporre i barattoli in frigorifero e consumare il cibo in tempi brevi. I sintomi dell’intossicazione - prosegue Il Messaggero - compaiono entro 24-72 ore dall’ingestione di cibo contaminato.
All’inizio può trattarsi di disturbi gastro-intestinali aspecifici ma presto compaiono sintomi neurologici come sdoppiamento della vista, difficoltà di messa a fuoco, difficoltà a tenere aperti gli occhi, dilatazione delle pupille, secchezza della bocca e difficoltà ad inghiottire e ad articolare le parole, stitichezza, ritenzione urinaria fino alla paralisi respiratoria che può portare al decesso. La terapia si basa sulla somministrazione tempestiva di un’anti-tossina (non funziona se la tossina ha già danneggiato le terminazioni nervose) e a cure di supporto.