Calabria, la nostra piccola Colombia: sequestrate 18000 piante di marijuana

É successo a Rosarno (Reggio Calabria). Valevano mezzo milione di euro di introiti a raccolto. 11 arresti nella terra delle baraccopoli…

di Antonio Amorosi
Cronache
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Droga, 5 piantagioni di marijuana scoperte a Rosarno. Mezzi sofisticati per crescere le piante. Come è stato possibile?

Le piantagioni colombiane di cocaina sono ormai parte dell’immaginario collettivo contemporaneo. Nel Paese di Gabriel Garcia Marquez, Shakira e Pablo Escobar vengono addirittura creati agenti speciali abilitati all’eradicazione delle coltivazioni illecite. Misure estreme per circuiti illegali abnormi. Non come in Calabria. Dove le dimensioni sono limitate e le sostanze stupefacenti fatte crescere in loco sono differenti.

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno sequestrato a Rosarno, paese di circa 14.000 anime in provincia di Reggio Calabria, ben 18.000 piante di marijuana coltivate nei campi. Calabria, la nostra piccola Colombia. Ricordate Rosarno? Quella delle rivolte dei lavoratori stagionali immigrati che raccolgono arance? Quella che dopo 10 anni dalle rivolte vedono gli “invisibili” ancora nelle tendopoli? E’ la stessa Rosarno.

Come sia possibile che nessuno abbia visto le piantagioni prima dell’arrivo dei Carabinieri resta un mistero. Lo stesso mistero fa convivere la realtà italiana del 2022, fatta di quotidianità, abitudini, burocrazia, con le baraccopoli di immigrati in baraccopoli che oggi sono circa un migliaio a fronte delle oltre 2000 unità degli anni precedenti.

Le 18.000 piante di marijuana sequestrate dai militari erano alimentate da sofisticate attrezzature, utilizzate per la coltivazione e la lavorazione delle piante, come i temporizzatori digitali per l’avvio dell’irrigazione e i trimmer per la potatura automatica della canapa. Anche qui come è possibile che attrezzature così sofisticate non siano state notate.

Sono state individuate 5 piantagioni per più di 270 kg di sostanze stupefacenti di varia natura e tipologia. Il tipo di piante di marijuana trovate è quella olandese nana, con quasi 5000 tra steli ed arbusti e circa 300 chilogrammi di sostanza stupefacente di vario genere già pronta per il mercato al dettaglio.

L’intervento dei Carabinieri ha portato all’arresto di 11 persone tra cui soggetti già noti alle forze dell’Ordine. Le piante erano perfettamente mimetizzate tra colture ad alto fusto, teli agricoli, steli o fusti in alcuni casi sfrondati, ripuliti e riposti in sacchi o bidoni successivamente interrati nelle campagne calabresi. Meccanismi classici per l'occultamento delle sostanze.

Si è calcolato che, se vendute al dettaglio, al grammo, la marijuana avrebbe potuto fruttare circa mezzo milione di euro di introiti a raccolto. Gli investigatori hanno atteso il momento propizio per entrare nei fondi agricoli, dopo una settimana di appostamenti, ed è qui che hanno fatto scattare le manette per gli 11 arrestati. Parte delle piante sono state campionate per essere inviate ai laboratori per gli accertamenti tossicologici, un’altra è stata invece sequestrata o distrutta sul posto.

Con i Carabinieri di Gioia Tauro sono interventi i colleghi della forestale e quelli dello squadrone Cacciatori di Calabria, un'unità speciale dell'Arma dei Carabinieri specializzata nella lotta alla criminalità organizzata nella cattura dei latitanti mafiosi.