Cannabis light “potenziata”, Pregliasco lancia l'allarme: "Rischi seri e effetti pesanti sulla salute". Ecco come proteggersi

Il direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi–Sant’Ambrogio di Milano commenta così l'allarme lanciato dal Dipartimento per le politiche antidroga di Palazzo Chigi sui rischi legati alla cannabis light potenziata

di Chiara Feleppa
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Cannabis light “potenziata”, il dottor Fabrizio Pregliasco: "Sostanze prodotte in laboratorio che causano rischi seri e effetti pesanti sulla salute". 

Non è la cannabis light in sé a rappresentare un pericolo per la salute, ma l’uso illecito di sostanze di sintesi che vengono aggiunte al prodotto per aumentarne artificialmente gli effetti. A spiegarlo ad Affaritaliani è Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi–Sant’Ambrogio di Milano oltre che uno degli esperti più presenti nei media durante la pandemia da Covid-19. Il commento arriva a margine dell'allarme lanciato dal Dipartimento per le politiche antidroga di Palazzo Chigi in merito alla presenza di una sostanza altamente pericolosa in prodotti commercializzati come cannabis light. Secondo il Sistema Nazionale di Allerta Rapida per le Droghe, un recente episodio ha messo in relazione il consumo di questi prodotti con una contaminazione da MDMB-PINACA, un cannabinoide sintetico molto più potente del THC naturale.

"Sostanzialmente si tratta di un prodotto legale, ma di sintesi clandestina", spiega Pregliasco. "Le sostanze aggiuntive vengono prodotte in laboratorio, in Asia e soprattutto in Cina, e vendute come polvere, quindi in una forma occultabile, o liquida. Successivamente vengono spruzzate in modo non legale sulla cannabis light per simulare un effetto più potente". Si tratta, quindi, di una filiera clandestina di alcune partite di cannabis light, che vengono così potenziate in un processo che altera la natura del prodotto. "La cannabis light è fatta con cannabinoide THC che ha minori effetti psicotropi, ma in questo modo diventa un prodotto più potente sia nella percezione che nel risultato, con conseguenze pericolose per la salute", commenta. Tra i sintomi segnalati ci sono confusione, allucinazioni, vomito, perdita di coscienza e sedazione. 

"Effetti pesanti, ecco come stare in guardia"

Per Pregliasco, il problema non è la canapa in sé, ma una filiera criminale che utilizza la cannabis light per aggiungere sostanze sintetiche che la rendono più "buona", causando seri pericoli per chi ne è dipendente. Per questo motivo, suggerisce di prestare attenzione a dove si acquista: "Credo che oggi sia importante rivolgersi a produttori affidabili e a venditori autorizzati", spiega, per ridurre il rischio di consumare prodotti potenziati e pericolosi per la salute. 

Diverso il discorso sulla cannabis light pura, che "ha una storia lunga" e su cui "ci sono posizioni diverse, anche per il rischio di una facilitazione in un meccanismo di tossicodipendenza". Tuttavia, osserva Presgliasco, "si è visto essere interessante per alcune applicazioni contro il dolore, anche in ambito prescrittivo." Il problema, secondo l’esperto, è l’assenza di un quadro normativo chiaro. "La cannabis viene venduta in Italia senza una chiara normativa di tipo sanitario, e questo permette che si inseriscano frodi e contaminazioni". Da qui la conclusione: "Il governo dovrebbe definire, con urgenza e al meglio, il quadro di utilizzo". 

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