Capalbio Libri, il 4 agosto la pretora pioniera di Maria Enrica Puoti e il granduca riformatore di Eugenio Giani accendono la serata letteraria
Media partner Affaritaliani, quotidiano italiano online fondato nel 1996, diretto da Marco Scotti
Capalbio Libri, il 4 agosto la pretora pioniera di Maria Enrica Puoti e il granduca riformatore di Eugenio Giani accendono la serata letteraria
Lunedì 4 agosto 19:30 Maria Enrica Puoti presenta Il pretore è una donna! Dieci anni al fianco della cittadinanza (Kairòs edizioni). Con Giorgio La Malfa e Marina Caffiero. Conduce Moira Armini
Letture Giulia Nervi
La memoria del lungo periodo trascorso nella cittadina emiliana ha ispirato la stesura del libro dal titolo “Il pretore è una donna!”, edizioni Kairós, nel quale si intersecano i ricordi personali con la narrazione dell’attività quotidiana di pretore, densa di ostacoli soprattutto per la difficoltà di vincere le resistenze sia delle forze dell’ordine, degli avvocati e dell’amministrazione pubblica, che all’epoca non avevano ancora fiducia nella capacità di una donna di dirigere la polizia giudiziaria e di assolvere compiti di una certa crudezza, sia della stessa cittadinanza, che, pur ospitale, non sapeva come comportarsi al cospetto di una donna, per di più proveniente da Roma ed appena ventiseienne. Un lavoro da pioniera (alle posizioni apicali vigeva all’epoca in modo assoluto il predominio maschile), duro, difficile, solitario.
Le vicende narrate in questo romanzo – che potrebbe essere inserito nel filone del legal novel – prendono sempre le mosse da fatti realmente accaduti, ai quali l’Autrice aggiunge aneddoti vissuti in prima persona, mentre i nomi delle località e dei personaggi sono di fantasia. Il libro ha un evidente fondamento autobiografico ed esamina sia tematiche e questioni legali sia aspetti di vita quotidiana, talvolta curiosi e divertenti. Si coglie nel romanzo una decisa connotazione documentaria che riguarda non solo vicende e personaggi, ma anche i luoghi e il vivere sociale.
L’Autrice mostra come l’applicazione concreta del diritto sia più umana di quanto si possa credere, non foss’altro quando narra la vita – sua e delle altre persone coinvolte – in maniera introspettiva (nel suo caso con incursioni nell’infanzia, nella vita di coppia, nella famiglia di origine, nelle amicizie rare ma vere). Una rappresentazione concreta della vita in Pretura in quel decennio trascorso in Val Padana, dunque, dove si intrecciano e convivono trame di rilievo giuridico e racconti di cronaca locale.
Ad ogni capitolo corrisponde un evento, un caso giudiziario, un fatto di cronaca, tra corruzione e infortuni sul lavoro, omicidi e illegalità, violenze e drammi sociali. Ed ogni capitolo è un episodio concluso e a sé stante: questa scelta narrativa apre la possibilità di una trasposizione televisiva. La presentazione di trame, ambientazioni e personaggi diversi in ogni episodio, infatti, induce a pensare a una serie tv.
Ore 21,30 Eugenio Giani. Pietro Leopoldo. Il granduca delle riforme (Giunti) con Mauro Canali
conduce Sergio Rizzo. letture Giulia Fossà
“È il 30 novembre 1786: grazie a Pietro Leopoldo, l’uomo delle grandi visioni e delle grandi riforme, il Granducato di Toscana è il primo Stato al mondo a cancellare dal suo ordinamento la pena di morte. È il momento culminante di un’idea di governo sempre ispirata dal concetto di “pubblica felicità”.
Firenze, 12 settembre 1765: il granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena, giovane rampollo di una delle famiglie più potenti di Europa, varca Porta San Gallo ed entra in città. È l’inizio di una grande avventura: per un quarto di secolo, governerà il Granducato di Toscana e lo trasformerà in un laboratorio di innovazione e modernità.
Con uno stile avvincente e un ritmo incalzante, l’autore racconta la vicenda di Pietro Leopoldo, dalla sua formazione alla corte di Vienna fino al ritorno in patria nei panni dell’imperatore d’Austria. Ma è soprattutto la figura di governante visionario e riformatore a emergere. Un sovrano così vicino agli ideali dell’illuminismo da attuare la più clamorosa delle riforme: abolire tortura e pena di morte. Nessuno Stato al mondo aveva ancora osato tanto come la Toscana. Dalle pagine di questo libro scaturisce un ritratto vivido, sfaccettato e profondo. E si delinea anche la fisionomia di uno Stato con un’identità spiccata, fondato sul principio della «pubblica felicità» che sempre ha ispirato Pietro Leopoldo.
Capalbio libri è ideato e diretto da Andrea Zagami e organizzato dall’Agenzia di comunicazione integrata Zigzag con il patrocinio e l’importante contributo della Regione Toscana, del Comune di Capalbio e della Fondazione Capalbio. È promosso e co-organizzato dall’Associazione Il piacere di Leggere.
Realizzato con il sostegno di: Intesa Sanpaolo, Aspesi, Terre di Sacra, Banca Tema - Terre Etrusche di Valdichiana e di Maremma Credito Cooperativo e Monteverro, Clivio degli Ulivi, Impresa edile e stradale Fratelli Massai. In collaborazione con: Hotel Valle del Buttero, Locanda Rossa, Trattoria La Torre da Carla, Trattoria Toscana, Ristorante La Porta, Drinkable. Con il Supporto tecnico di Gallù, Pacchiarotti Manutenzioni, COSC - Comitato Organizzativo Sagra del Cinghiale, Capalbio Adventure.
La vendita dei libri è affidata alla Libreria Il Bianconiglio di Montalto di Castro.
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