Capri, il parroco sfratta i poveri dalle case della Chiesa: "Faremo dei B&B"
Scoppia la bufera per la decisione di don Pasquale Irolla. Il cardinale Zuppi aveva appena detto: "Troppe persone in difficoltà, servono interventi pubblici"
Capri, gli sfratti ai poveri fanno scoppiare il caos nella Chiesa. Ecco che cosa è successo
Un parroco di Capri è finito al centro delle polemiche per la decisione di sfrattare tutti gli inquilini e le associazioni che occupano i locali della sua parrocchia per investire in "B&B". Don pasquale Irolla - si legge su Il Corriere della Sera - ha spedito una decina di ingiunzioni di sfratto agli inquilini di immobili che la parrocchia di Santo Stefano possiede sull'isola. L’avviso avrebbe raggiunto sia famiglie a basso reddito che associazioni impegnate in attività sociali. A sollevare la questione è una nota dell’Unione nazionale consumatori che ha scritto al parroco — dal quale non è giunta ancora conferma dell’iniziativa — invitandolo a ritornare sui suoi passi e a tener conto che negli appartamenti di proprietà della parrocchia abitano famiglie in condizioni economiche precarie, per le quali sarebbe estremamente difficile trovare una soluzione alternativa.
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L'Unione dei consumatori paventa l’eventualità - prosegue Il Corriere - che la "Chiesa miri ora a entrare nel giro degli affitti turistici e che per questo motivo stia cercando di liberare gli appartamenti". La decisione del parroco di Caserta non sarà certo piaciuta al presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi che solo pochi giorni fa si era espresso sul tema delle difficoltà economiche di milioni di persone. "C'è tanta sofferenza - ha detto Zuppi - e i sei milioni di italiani che vivono in povertà sono una cosa che ci deve scandalizzare. Spessissimo chi vive la sofferenza più diretta sono i Comuni e la Chiesa. Servono interventi pubblici".