Castel d’Azzano, quando Maria Luisa Ramponi diceva: “Abbiamo riempito la casa di gas per lottare contro un pignoramento ingiusto”
Castel d’Azzano, quando Maria Luisa Ramponi diceva: “Abbiamo riempito la casa di gas per lottare contro un pignoramento ingiusto
Un video del novembre 2024 torna oggi al centro dell’attenzione dopo la tragedia di Castel d’Azzano, dove tre carabinieri hanno perso la vita e quindici persone sono rimaste ferite nell’esplosione di un casolare.
Nel filmato, Maria Luisa Ramponi, la donna sospettata di aver lanciato la molotov che ha provocato la deflagrazione, raccontava la disperazione vissuta con il fratello Franco dopo il pignoramento della loro casa e dell’azienda agricola:
“Con mio fratello lottiamo da cinque anni per avere giustizia. Ci hanno portato via tutta l’azienda agricola e adesso la casa. Volevano fare lo sgombero, ci siamo opposti in tutti i modi. Abbiamo riempito la casa di gas per riuscire a lottare.”
Le parole risalgono a un’intervista di un anno fa, quando i fratelli Ramponi minacciarono di far saltare in aria la loro abitazione per protesta contro uno sfratto che ritenevano ingiusto. Allora, la tragedia fu evitata grazie all’intervento delle forze dell’ordine.
Questa volta, però, il gesto estremo è diventato realtà: secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe lanciato una molotov all’interno del casolare poco prima dell’arrivo dei carabinieri. L’esplosione ha devastato l’edificio, provocando un bilancio drammatico.
Un video che oggi, riascoltato, suona come un terribile presagio di quanto sarebbe accaduto un anno dopo.