Cervinia, abbiamo scherzato. Il sindaco: "Torniamo al vecchio nome"

Sul caso si è espressa anche la ministra del Turismo Santanchè: "Non capisco il motivo del cambio, un così drastico cambiamento nuocerà alle attività ricettive"

Di Redazione Cronache
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Cervinia cambia nome, il Sindaco: "Partito l'iter per ripristinare il nome precedente”

 "Sono state avviate le procedure per ripristinare il nome di Breuil-Cervinia". Lo ha detto all'Ansa il sindaco di Valtournenche, Elisa Cicco - già assessora nella passata consiliatura che approvò il cambio in «Le Breuil» - al termine di una riunione con il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, convocata per risolvere il problema della nuova denominazione ("Le Breuil") della celebre località turistica. "L'iter riguarda la modifica dell'attuale toponimo. Invieremo alla Regione la richiesta per il cambio del nome" ha aggiunto.

La vicenda è al centro delle polemiche da quando è stato annunciato il bizzarro "dietrofront". In proposito, Chatrian, che è anche responsabile regionale Enti locali di Forza Italia Valle d’Aosta - riporta La Stampa - scrive: «Non appena ufficializzato da parte della Regione il cambio di denominazione della località di Breuil-Cervinia in Le Breuil, per quanto di mia competenza, insieme all’intera giunta comunale, ci siamo immediatamente attivati affinché venga ripristinata quanto prima la denominazione Breuil-Cervinia. Questo poiché il cambio in Le Breuil, approvato nella passata consiliatura di cui non facevo parte, avrebbe delle ripercussioni immediate e negative sia a livello di incombenze burocratiche e amministrative a carico dei nostri concittadini e delle nostre imprese sia a livello d’immagine

Basti pensare che - prosegue il responsabile Enti locali -  tra il 2011 e il 2017, quando ho ricoperto la carica di assessore comunale al turismo, sport e montagna, come amministrazione di Valtournenche riuscimmo a portare a Breuil-Cervinia tre tappe del Giro d’Italia di ciclismo, la Coppa del Mondo di snowboard e le Frecce Tricolori in occasione dei 150 anni dalla prima ascensione del Cervino proprio perché la nostra località era ed è tuttora riconosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale come Breuil-Cervinia. Motivo per cui occorre trovare la soluzione tecnico-amministrativa più idonea per preservare la denominazione Breuil-Cervinia, divenuta ormai un’icona immediatamente riconoscibile dal grande pubblico e patrimonio immateriale di tutta la Valle d’Aosta».

Sul caso si è espressa anche la ministra del Turismo, Daniela Santanché, che in un post su X ha scritto: "Cervinia cambia nome e io non ne capisco il motivo. La nota località sciistica è riconosciuta in Italia e nel mondo come tale e un così drastico cambiamento non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all'immagine di tutta la Valle D'Aosta. Ripensateci!".

Fra i detrattori del cambio intrapreso il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia: «Esprimiamo vivo stupore e sgomento poiché il brand Cervinia è noto in Italia e nel mondo e un così drastico cambiamento, frutto evidente di un’ideologia fuori tempo, spazio e luogo non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all'immagine di tutta la Valle d’Aosta» dicono Alberto Zucchi coordinatore regionale per la Valle d’Aosta di Fratelli d’Italia e Rosso. «A ciò si aggiungerebbero i costi a carico del Comune per la sostituzione di cartellonistica e toponomastica e quelli a carico dei cittadini per la variazione di tutti i documenti. La richiesta è quella di fare un passo indietro e di recedere da questa iniziativa assurda che tra le altre cose, rischia di portare anche a una diminuzione del valore immobiliare per la mancata riconoscibilità di un brand rinomato in tutto il mondo», concludono.