Chi è davvero Elena Zhou, "La Cina" di Avanti Un Altro. Smascherato il lato oscuro (e segreto) dei concorsi di bellezza
Sdl tv conosceva il torbido che si nasconde dietro questa scelta? Lo sveliamo noi!
Da Miss Noto alla TV di Bonolis: chi è davvero Elena Zhou, "La Cina" di Avanti Un Altro. Sdl tv conosceva il torbido che si nasconde dietro questa scelta? Lo sveliamo noi!
Da oggi primo ottobre è partita la nuova stagione di "Avanti Un Altro!" e tra i volti freschi del Salottino c'è lei: Elena Zhou, che nel programma interpreta "La Cina" e legge quesiti sulla medicina tradizionale cinese. Sorriso perfetto, look impeccabile, il fascino esotico che conquista le telecamere di Canale 5. Ma dietro quel sorriso c'è una storia che forse in pochi conoscono. Una storia fatta di bonifici da 18.300 euro, telefonate registrate, promesse non mantenute e uno scandalo che ha fatto tremare l'intero mondo dei concorsi di bellezza italiani.
Perché Elena Zhou non è solo "La Cina" di Avanti Un Altro: è la ragazza al centro del caso Miss Universo Italia di cui mi sono occupato con un lunga inchiesta che ha portato alle dimissioni di un importante agente regionale proprio per la Zhou, colei che tutti chiamano "Miss Noto". Quella che ha pagato - o meglio, qualcuno ha pagato per lei – 18 mila euro (come si vede dal bonifico di cui abbiamo copia) per una fascia che doveva portarla alla finale internazionale e invece non l'ha portata da nessuna parte o meglio l’ha portata in un secondo momento in tv.
La domanda sorge spontanea: L’entourage Sdl Tv comandato da Sonia Bruganelli ne era a conoscenza? Ecco la storia che di pulito ha ben poco che ha fatto scendere in campo il Codacons con tanto di esposto.
Come è iniziato tutto: il like che ha cambiato la vita
La storia inizia in modo quasi casuale Giuseppe Stramandino - agente regionale di Miss Universo per ben quattro regioni - sta scorrendo Instagram quando nota un like. Una ragazza bellissima, tratti asiatici, ha messo un cuoricino alla foto di una sua miss. "Vedo che la ragazza è cinese ed è di una bellezza stratosferica", racconterà poi Stramandino nella lunga intervista che mi ha rilasciato. "Penso che quel tipo di donna potrebbe essere una svolta all'interno del concorso, potrebbe essere la novità. Io sono attratto dal mondo orientale, che bella idea, mi capisce?"
Elena vive a Londra ma ha la cittadinanza italiana, fondamentale per partecipare. Stramandino le scrive, le manda il link per iscriversi. Lei ci mette qualche giorno a rispondere, vuole capire meglio di cosa si tratta. Poi accetta. Quest'anno Stramandino aveva in mente un'idea precisa: integrazione, inclusività. Ed Elena sembrava perfetta per rappresentarla.
Milano, Noto e quella fascia "asiatica"
Le prime selezioni a Milano vanno bene. Elena passa, e pure meritatamente secondo lo stesso Stramandino: "Non l'ho favorita io, chiaro no?". Tutto regolare, tutto secondo i canoni. Poi si arriva a Noto, in Sicilia, il 19 agosto. Ed è lì che Elena conquista la fascia di "Miss Noto" e quella di "Miss Universe Preliminari", con tanto di corona in testa. Un momento di gloria. Foto, sorrisi, congratulazioni. Ma c'è una persona che quel giorno strabuzza gli occhi: Martina, trent'anni, veterana dei concorsi di bellezza, con un curriculum che farebbe impallidire molte. Vede Elena sfilare con fascia e corona e ci racconta: "Se lei è Miss Noto, io sono Miss Asia". Battuta sarcastica, certo, ma che coglie un punto: come può una ragazza cinese rappresentare una città siciliana?
In quel momento Martina non sa ancora nulla. Non sa dei soldi, non sa degli accordi. Vede solo cose strane: ragazze che si abbracciano con i membri della giuria come fossero vecchie amiche, selezioni a porte chiuse, voti online che nessuno comunica mai. Ma ancora non collega i puntini.
I soldi: 18.300 euro per cosa esattamente?
Eccoci al punto. I famosi soldi. Quelli che hanno fatto esplodere lo scandalo. Elena Zhou - o meglio, qualcuno per lei - ha versato 18.300 euro (15.000 più IVA) sul conto di Stramandino. Questo è un fatto. C'è il bonifico, Stramandino stesso l'ha confermato mandandomi lo screen: "15.000 più IVA con bonifico intestato a me, totale 18.300 euro". Ma per cosa? Qui le versioni divergono completamente.
Secondo i pensieri di Elena, quei soldi dovevano garantirle il passaggio alla finale. Doveva volare all'estero, rappresentare l'Italia, il sogno di ogni aspirante miss. Era un accordo, chiaro. Soldi in cambio di risultati. Secondo Stramandino invece... beh, Stramandino ha dato almeno tre versioni diverse.
La prima: "I soldi servono per un discorso formativo, per darle visibilità. La sponsorizzazione era per un percorso formativo: le spese, il trucco, i viaggi, il cibo, il sushi, insomma, le solite cose". Il sushi. Ha detto proprio "il sushi". Come se quasi ventimila euro fossero normali per pagarsi qualche corso di portamento e del pesce crudo. Poi, incalzato, cambia versione.
La seconda: "C'era compresa la sponsorizzazione dell'evento intero di Noto dove io ho speso 15.000 euro". Ah, quindi i soldi erano per l'evento, non per Elena. O erano per entrambi? Non si capisce.
La dinamica, secondo lui, sarebbe stata questa ecco la terza: è Elena che si propone. Lui le parla di sponsorizzazioni per l'evento di Noto, lei drizza le orecchie e gli dice: "Ho una persona alle spalle che mi può sponsorizzare anche tanto, problemi non ce ne sono, mi deve dire solo la cifra". Lui spara: 15.000 più IVA. Lei accetta. Affare fatto. Solo che c'è un problema enorme in questa ricostruzione: il mistero di chi ha davvero pagato.
Il fantasma: chi è "Mister X"?
Quando chiedo a Stramandino da quale conto provenisse il bonifico - perché bisogna sempre verificare e in questo caso registrare ogni singolo passaggio - lui va in crisi. Cala il gelo al telefono. "Non posso dire chi è, lo deve dire lei, io non lo posso farlo".
Aspetta, come? I soldi non li ha versati Elena? No. I soldi sono arrivati dal conto di qualcun altro. Una "persona alle spalle" di cui Elena aveva parlato, qualcuno disposto a investire cifre importanti sulla sua vittoria. Ma chi? Un fidanzato? Un imprenditore? Un benefattore misterioso? Questo "Mister X" è uno dei grandi buchi neri dell'inchiesta su cui torneremo. Qualcuno ha tirato fuori quasi ventimila euro per fare vincere Elena Zhou a un concorso di bellezza. E nessuno sa - o vuole dire - chi sia, ma c’è di più.
Durante la telefonata registrata, Stramandino lascia sfuggire una frase agghiacciante: ci sarebbe qualcuna disposta a pagare "addirittura 200 o 300 mila euro" per una fascia. Quando gli chiedono chi, tergiversa: "È un modo di dire, c'è una Miss con un fidanzato ricco, ma quest'anno è arrivata terza". Trecentomila euro per una fascia. Pensateci un attimo.
L'eliminazione: il crollo di tutte le certezze
Arriviamo alla selezione finale in Puglia. Delle 50 ragazze in gara, solo 21 passeranno. Queste 21 rappresenteranno l'Italia alla finale internazionale. È il momento della verità. Le modalità sono già controverse di loro: sfilate a porte chiuse davanti a quattro persone, una specie di giuria improvvisata. Poi la proclamazione avviene durante una cena, con le ragazze sedute a tavola. Ti chiamano il nome mentre magari stai masticando una forchettata di pasta. "Non è normale questa modalità", dirà poi Martina che abbiamo sentito in seguito.
E infatti passano ragazze che non rispettano i requisiti minimi: troppo basse (per Miss Italia devi essere minimo 1,70), troppo giovani (per Miss Universe si dovrebbe partire dai 25 anni in su), inesperte. Una ragazza di 18 anni che "non sapeva mettere due passi in croce", racconta Martina ancora incredula. Ma soprattutto: Elena Zhou non passa. Viene eliminata. Nonostante i 18.300 euro, nonostante la fascia di Miss Noto, nonostante le promesse, reali o presunte che fossero. Fuori. Eliminata. Fine del sogno.
La confessione in camera: "Ho pagato ventimila euro"
Immaginate la scena. Elena è distrutta. Anche Martina, che con il suo curriculum si aspettava ben altro, è stata eliminata. Due ragazze deluse, arrabbiate, confuse. Si ritrovano, parlano. E a un certo punto Elena crolla. "Mi porta in camera e mi spiega tutto", racconta Martina.
"'Martina, guarda, io ho pagato 20mila euro per passare. C'è una persona dietro le mie spalle che ha contribuito a mettere dei soldi per farmi fare bella figura'". Ventimila euro. Buttati. O meglio: presi e non “onorati”. Perché se paghi quella cifra, ti aspetti un risultato e il risultato non è arrivato. Elena a quel punto decide di chiamare Stramandino. Vuole i suoi soldi indietro e Martina, lucida nonostante tutto, capisce che quello è il momento di registrare. Prende il telefono, fa partire la registrazione. Quarantacinque minuti di chiamata che diventeranno la pistola fumante di tutto lo scandalo.
La telefonata: "Te li restituisco, mille euro al mese"
Cosa si dicono in quei 45 minuti? Stramandino ammette di aver ricevuto i soldi. Ammette di non averli più. E promette di restituirli: mille euro al mese, come una rateizzazione da finanziaria. Elena non ci sta, ovviamente, vuole tutto e subito. Minaccia di "fare un casino" se non rivede quei soldi. Ma la domanda che rimbalza è: perché Stramandino dovrebbe restituire soldi che, secondo lui, erano per "formazione e sponsorizzazione"?
Se erano leciti, regolari, fatturati, perché restituirli? La sua spiegazione è surreale: "Ero talmente amareggiato dal fatto che non fosse passata che sono stato preso dal panico e ho detto sì, te li restituisco. Ero con un attacco di panico. Mi scusi, ma sto male".
Attacco di panico. E da questo attacco di panico nasce la promessa di restituire 18.300 euro a rate. Quando gli chiedo la fattura - perché se i soldi erano regolari ci sarà una fattura, no? - Stramandino risponde: "Il mio commercialista è in ferie, la farò il 4 settembre". Il commercialista in ferie. Classico.
Il colpo di scena: quella fascia non valeva niente
Come se non bastasse, Stramandino prova anche a sminuire la vittoria di Elena. La fascia di "Miss Noto"? Non era nemmeno una fascia vera del concorso. "Non era una fascia destinata a una ragazza in gara. Quest'anno, parlando con sindaco e assessore ho proposto che anziché dare una targa di riconoscimento di fare una fascia di Miss Noto e darla alla Miss in carica". Tradotto: Elena ha vinto una fascia onorifica che non le dava alcun vantaggio competitivo.
Le conseguenze: dimissioni e profili chiusi
Quando l'inchiesta esplode, è il terremoto. Interviene il codacons, parlianmo con Le Iene interessate alla vicenda. Stramandino si dimette da tutto: Miss Mondo, Miss Universe, chiude baracca e burattini. "Ho mandato una mail in cui do le dimissioni da tutti e due i concorsi. Non riesco più a gestire tutto, ho i miei problemi di salute. Io sono una persona pulita, devo stare tranquillo, mi sono ammalato, mi fa male la gamba, ho gli incubi la notte". Alcuni profili social degli organizzatori vengono chiusi.
Martina annuncia battaglia legale: "Finché questo concorso non si chiude, non sono felice. Devo denunciare, devo chiudere questo concorso, mi devo far risarcire". Ed Elena Zhou? Elena in mezzo a tutto questo casino diventa il caso simbolo. Il suo nome - e il suo bonifico - sono la prova che serve. Documenti alla mano.
E ora eccola in tv: da Miss Noto al Salottino di Bonolis
Mentre lo scandalo continua a fare onde, Elena Zhou è già passata oltre, anzi, è passata in tv. Nel Salottino di "Avanti Un Altro!" dove interpreta "La Cina", legge domande sulla medicina tradizionale cinese, sorride alle telecamere di Canale 5 in prima serata. Un bel salto, bisogna ammetterlo... Dal mondo torbido dei concorsi truccati alla televisione generalista. Dal bonifico da 18.300 euro mai restituito al cachet di Mediaset. E qui nascono le domande scomode ma fondamentali.
Sdl tv sapeva della vicenda quando l'ha ingaggiata? Hanno fatto un minimo di background check o hanno visto solo una bella ragazza asiatica perfetta per fare "La Cina"? E cosa succederà ora che la storia è pubblica? La terranno in onda o la sostituiranno silenziosamente? Perché diciamocelo: avere nel cast di un programma familiare come Avanti Un Altro una persona coinvolta in uno scandalo con soldi sottobanco, promesse non mantenute e bonifici misteriosi non è esattamente l'immagine che vuoi dare. Ma forse la tv ragiona diversamente. Forse in tv conta solo l'apparenza, il sorriso, la capacità di stare davanti alla telecamera. E di quello, Elena Zhou ne ha da vendere e con un esposto del Codans in corso?
Il sistema marcio: non è solo lei
Il punto vero è che Elena Zhou è solo un pezzo di un puzzle molto più grande e molto più marcio. L'inchiesta ha fatto emergere un sistema dove:
- Si paga per vincere, e le cifre vanno dai 18.300 euro fino a ipotetici 200-300mila euro
- Le selezioni si fanno a porte chiuse davanti a quattro persone amiche
- I membri della giuria conoscono personalmente le concorrenti e si abbracciano come vecchi amici
- Le ragazze vengono usate come testimonial involontari per dare pubblicità agli sponsor
- Non si rispettano i requisiti minimi di altezza ed età
- Le aspiranti miss vengono umiliate psicologicamente ("dovete rifarvi da capo a piedi per vincere")
- Girano richieste inappropriate e mani che finiscono dove non dovrebbero
Altre ragazze hanno raccontato cose simili a Martina: "Una di vent'anni mi dice 'al tavolo mi metteva la mano sulla coscia'". Riferito sempre a persone legate all'organizzazione. Non è solo Elena Zhou.
Il finale aperto
Così eccoci qui. Elena Zhou sorride in tv ogni sera su Canale 5. Stramandino si è dimesso e dice di avere gli incubi. Martina prepara le carte per il suo avvocato. Miss Universo Italia è nel caos. E da qualche parte c'è ancora lui, Mister X, quello che ha tirato fuori quasi ventimila euro per fare vincere una ragazza cinese a un concorso siciliano e come ho scritto precedentemente chiudendo la mia inchiesta: "Stramandino è solo la punta della fascia, ma senza Miss...".
La frase resta sospesa volutamente, perché la storia non è finita. Anzi, forse è appena iniziata, perché quando tiri fuori un filo da una matassa marcita, rischi di far crollare tutto il gomitolo. E ora che Elena Zhou è sotto i riflettori della televisione nazionale, le domande si moltiplicano invece di trovare risposte. Chi è davvero? Vittima ingenua o attrice consapevole? E soprattutto: chi diavolo è quel Mister X che ha pagato per lei?
La verità, come sempre, sta da qualche parte nel mezzo. Tra un sorriso in tv e un bonifico da 18.300 euro. Tra una fascia di Miss Noto che forse non valeva niente e un sogno di gloria internazionale andato in frantumi. Elena Zhou è "La Cina" di Avanti Un Altro. Ma è anche molto, molto di più. E molto, molto meno.