Tod's commissariata: indagine su sfruttamento del lavoro in laboratori cinesi. Guai per l'impero di Della Valle
La Procura di Milano ha chiesto la misura di prevenzione dell'amministrazione giudiziaria per Tod's spa per una "condotta agevolatoria" per non aver controllato fenomeni di "sfruttamento del lavoro"
Lapresse
Commissariata Tod’s dalla procura di Milano: agevolato “pesante sfruttamento lavorativo”
Guai in arrivo per la casa di moda Tods': la Procura di Milano ha chiesto la misura di prevenzione dell'amministrazione giudiziaria per Tod's spa per una "condotta agevolatoria" per non aver controllato fenomeni di "sfruttamento del lavoro" nella catena di produzione, attraverso opifici gestiti da cinesi. Si tratta di accertamenti, coordinati dal pm Paolo Storari, che si inseriscono nella linea di altri casi che hanno riguardato colossi della moda, per i quali si è proceduto al commissariamento. In questo caso non è stato disposto, allo stato, perché pende in Cassazione una questione di competenza territoriale. La notizia, anticipata da Reuters, è stata confermata all'Ansa.
La Procura: "Condizioni di lavoro ottocentesche"
"Francamente incomprensibile la ragione per cui il Tribunale ritiene che il livello di controllo di Tod's sulla catena produttiva deve arrestarsi quando si tratta di prodotti non destinati alla vendita" si legge nel ricorso alla Suprema Corte. Secondo la Procura, la legge di riferimento non distingue, come propugnato dal Tribunale, "tra prodotti destinati alla vendita (scarpe, dove Tod's dovrebbe effettuare un penetrante controllo) e prodotti ad uso interno (divise, dove Tod's non dovrebbe controllare nulla) non emerge in alcun modo. Quando censura l'attivita' di agevolazione di soggetti indagati per caporalato, non si preoccupa certo (e sarebbe sorprendente il contrario) della tipologia di prodotto realizzato in condizioni di sfruttamento.
Il Tribunale pare introdurre una sorta di distinzione tra caporalato consentito e non consentito fuori dal sistema". Il pubblico ministero scrive: "Posto allora che il Tribunale di Milano e' certamente competente (il Tribunale lo nega, ma perche' non ha chiara la distinzione tra profili di competenza e profili di merito), si deve passare al merito e anche qui non sono necessarie molte parole in quanto e' lo stesso Tribunale, quantomeno per i fornitori marchigiani, che ammette una agevolazione colposa della Tod's. Del resto difficile sostenere il contrario: paghe da fame, lavoro notturno e festivo, luoghi di lavoro fatiscenti, dove si lavora, si mangia e si dorme, macchinari privi di sistemi di sicurezza per aumentare la produttivita' concretizzano condizioni di lavoro ottocentesche".
Tod's e gli opifici cinesi "che operano in situazione di pesante sfruttamento"
Parlando di uno dei laboratori, il pm delinea questo quadro: "In buona sostanza Tod's si avvale, per la produzione, di un fornitore (Ritaglio magico) privo di dipendenti e reparti produttivi; questo fornitore e' espressamente autorizzato da Tod's ad avvalersi di terzi; tra i subfornitori sono presenti opifici cinesi che opera in situazione di pesante sfruttamento; Tod's omette qualsiasi controllo sui subfornitori , non effettua alcun audit, alcun controllo, esternalizza la produzione al fine di "liberarsi" di inutili costi e problemi; la conclusione del Tribunale e' che Tod's non e' in colpa, il che non appare condivisibile posto che l'omissione di controllo di Tod's nei confronti dei propri sub fornitori integra quella violazione cautelare che concretizza la colpa di organizzazione in tema di misure di prevenzione".
Il ricorso e' rivolto alla Cassazione che dovra' valutarlo dopo l'iniziale rigetto arrivato dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano che si era dichiarato incompetente a favore del Tribunale di Ancona. Un primo ricorso della Procura alla Corte d'Appello e' gia' stato bocciato nei mesi scorsi. Dalle verifiche della polizia giudiziaria svolte su indicazione del pm Paolo Storari sarebbero emerse numerose illegalita' nei laboratori con lavoratori cinesi dove vengono prodotti gli articoli della Tod's, che non e' indagata. " I lavoratori cinesi sarebbero stati sottoposti dai loro datori connazionali a "condizioni alloggiative degradanti" in un contesto di "caporalato".
La nota di Tod's: "Totalmente estranei alle accuse, la qualità della vita lavorativa dei nostri dipendenti è imprescindibile"
Tod's "rispetta tutta la normativa vigente, compresa quella che regola il mondo del lavoro", e "i propri ispettori eseguono controlli costanti nei confronti dei laboratori che seleziona e utilizza". Lo precisa in una nota l'azienda. Per Tod's, "la qualità dei prodotti e la qualità della vita lavorativa dei nostri dipendenti sono elementi imprescindibili". Per questo motivo, "nei prossimi giorni prenderemo visione delle carte dei procedimenti in essere e forniremo tempestivamente tutti i necessari chiarimenti atti a dimostrare la nostra totale estraneità", annuncia l'azienda, che esprime "amarezza": "se fossimo stati interpellati al momento opportuno - quindi molti mesi fa -, avremmo potuto dare tutti i chiarimenti del caso e avremmo potuto spiegare con chiarezza la nostra organizzazione produttiva, che è sempre stata disciplinata rispettando regole e leggi".