San Raffaele Spa assolta per le attività della Casa di Cura Velletri

La casa di cura privata di Velletri specializzata in riabilitazione assolta perché il fatto non sussiste

Cronache
Condividi su:

Con la Sentenza n. 584/2021, passata in giudicato il 13 Ottobre 2021, la Corte dei Conti del Lazio ha assolto - questa volta sotto il profilo del danno erariale - la San Raffaele spa della famiglia Angelucci, dalle medesime accuse che le erano state mosse nel procedimento penale iniziato nel 2009 rispetto alle attività della Casa di Cura San Raffaele Velletri.

Questa ulteriore positiva decisione si aggiunge alla Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste emessa dal Tribunale di Roma, Quarta Sezione Penale n.12208/2019 depositata il 18.05.2020, divenuta irrevocabile il 10.07.2020, sempre relativa al San Raffaele Velletri ed alla Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste emessa del Giudice Monocratico Dr. Balestrieri del Tribunale di Roma, n.1627/2021 depositata il 16.06.2021, divenuta irrevocabile il 2.07.2021, relativa all'IRCCS San Raffaele Roma.

Attraverso la Finanziaria Tosinvest e la San Raffaele Spa, il gruppo del parlamentare berlusconiano Antonio Angelucci è a capo in Italia di 22 strutture sanitarie con più di 2.650 posti letto e alcuni giornali tra i quali Libero e il Tempo.

A Velletri, sede della principale struttura sanitaria del Gruppo, secondo l'accusa, si eseguivano ricoveri finti per gonfiare gli utili ai danni del Servizio sanitario nazionale, quantificati dalla Corte dei Conti in 134 milioni (periodo di riferimento 2004-2007). Un ispettore della Asl H, il 18 giugno 2007, era stato intercettato dire a un collega: "L'80% dei ricoveri di riabilitazione al San Raffaele? Patologie finte". Negli atti degli inquirenti, anche le affermazioni di un dirigente della Asl H su soldi e appartamenti per alti funzionari della Regione. Alla verifica effettuata nel 2008 delle cartelle cliniche, su 75 ricoveri ben 41 risultavano “incongrui per codifica e inappropriati per criteri di accesso”.