Covid, medici e sanitari non vaccinati ma a lavoro: 308 scoperti
Sequestrati 12mila rotoli a soffietto di origine cinese ma spacciati come Made in Italy. Erano destinati anche alla sanità pubblica
Covid, medici e sanitari non vaccinati irregolarmente a lavoro: 135 tra medici, odontoiatri, farmacisti, infermieri (sospesi) esercitavano abusivamente la professione
Dal mese di novembre a oggi sono state scoperte dai carabinieri del Nas 308 persone, figure professionali del settore sanitario, che svolgevano la propria attività sebbene inadempienti all'obbligo di vaccinazione per la prevenzione del Covid-19.
Tra questi sono stati individuati dai Nas Carabinieri, e deferiti alle procure della Repubblica, 135 tra medici, odontoiatri, farmacisti, infermieri e altre figure ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione per aver proseguito lo svolgimento delle proprie attività nonostante fossero stati oggetto di provvedimenti di sospensione emessi da Autorità sanitarie e relativi Ordini.
Si aggiungono le chiusure e sequestri di 6 studi medici e dentistici nonché di 2 farmacie, al cui interno svolgevano l’attività professionisti già sospesi. Inoltre, sono stati sequestrati farmaci e dispositivi medici fraudolentemente utilizzati nel corso di attività e pratiche mediche da parte di soggetti non aventi titolo alla loro detenzione e impiego. Le operazioni hanno riguardato in particolare Piemonte, Sicilia, Trentino, Emilia-Romagna, Veneto e Campania.
Durante l'attività investigativa, i carabinieri hanno sequestrato anche farmaci e dispositivi medici fraudolentemente utilizzati nel corso di attività e pratiche mediche da parte di soggetti non aventi titolo alla loro detenzione ed impiego.
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Falso "made in Italy", sequestrati 12mila dispositivi medici
I funzionari del Reparto Antifrode ADM della Spezia, con i militari della Guardia di Finanza, hanno sequestrato 12mila dispositivi medici di origine cinese con falso Made in Italy che erano destinati anche alla sanità pubblica. I prodotti, conosciuti come "rotoli a soffietto", sono composti da carta medicale e film laminato in poliestere/polipropilene e vengono impiegati in campo medico per la sterilizzazione. I rotoli riportavano oltre al marchio e alla ragione sociale dell'importatore, la falsa indicazione di origine Made in Italy impressa in maniera indelebile lungo l'intero scorrimento. L'intero carico è stato sottoposto a sequestro e il legale rappresentante della società importatrice denunciato all'autorità giudiziaria.
L'operazione ha avuto origine da un controllo, derivante dall'analisi dei rischi congiunta ADM/GdF, su una spedizione proveniente dalla Cina e destinata ad una azienda italiana: approfondimenti d'indagine hanno consentito di rinvenire e porre sotto sequestro presso i magazzini della società importatrice, ulteriori 3.650 rotoli di dispositivi medici della medesima tipologia e provenienza di quelli precedentemente sequestrati, recanti la falsa indicazione di origine Made in Italy. Riscontri documentali hanno accertato infatti che la merce rinvenuta faceva parte di tre precedenti importazioni per un totale di oltre 16mila rotoli, la gran parte dei quali già commercializzati a svariati clienti, tra cui anche aziende sanitarie pubbliche, frodate in merito all'origine dei prodotti.