Csm, giudice indagato: incarichi per favori. Spunta il fratello della Boschi

Si tratta di Emanuele, avvocato d'affari e curatore fallimentare, ma al momento non è indagato. Il suo nome nelle carte dell'inchiesta

Cronache
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Csm, giudice indagato. Spunta il fratello della Boschi nelle carte

Lo scandalo Csm continua. Dopo l'esplosione del caso Palamara e del sistema di nomine nelle posizioni che contano delle Procure, tramite l'appartenenza o no a determinate correnti, è esploso il problema e da mesi è un susseguirsi di vicende legate a magistrati. L'ultima - si legge sulla Notizia - riguarda un giudice del Csm, Umberto Rana, ex presidente della sezione fallimentare del tribunale di Perugia. Per lui è in corso una richiesta di trasferimento per incompatibilità ambientale e/o funzionale, avrebbe assegnato incarichi in cambio di favori.

Nelle carte dell'inchiesta a carico della toga - prosegue La Notizia - però, è spuntato un nome particolare, quello di Emanuele Boschi, il fratello dell'ex ministra di Italia Viva, che comunque al momento non risulta indagato. E' un avvocato d'affari e fa anche il curatore fallimentare. Tra 2018 e 2019 Rana avrebbe infatti concesso gli incarichi più remunerativi, le liquidazioni più elevate e l’adozione di provvedimenti favorevoli sempre allo stesso giro di amici commercialisti, in cambio di “utilità assortite”: buoni acquisto nelle boutique di Perugia, favori personali e professionali, l’utilizzo di una macchina, la ristrutturazione di casa e denaro.

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