Delitto Cinzia Pinna, nuova svolta: indagata la compagna di Ragnedda: "Lo ha protetto"
Ma lei si difende: "Non sapevo di avere accanto un omicida"
Cinzia Pinna
Delitto Cinzia Pinna, quei 12 giorni dalla sparizione al ritrovamento: troppe cose non tornano
Il giallo dell'omicidio di Cinzia Pinna si infittisce, iscritta nel registro degli indagati anche una donna, si tratta della compagna del killer reo confesso che secondo gli inquirenti "avrebbe protetto Ragnedda". Il caso riguarda la scomparsa per ben 12 giorni della 33enne Pinna e il ritrovamento del suo corpo nella tenuta dell'imprenditore del vino, il quale ha confessato l'omicidio ma anche, secondo gli inquirenti, omesso molti dettagli. La nuova indagata - riporta La Repubblica - si chiama Rosamaria Elvo ed è la compagna di Ragnedda. È accusata di favoreggiamento, ed è già stata interrogata dai magistrati davanti al suo avvocato.
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"C’è da precisare — dice il suo legale — che si tratta di un atto dovuto ed è piena la fiducia nella magistratura. La mia assistita non aveva idea che l’uomo che frequentava da mesi e che le aveva chiesto di sposarlo fosse un assassino. È una donna distrutta" Per la procura di Tempio Pausania, invece, - prosegue La Repubblica - la donna avrebbe coperto il suo compagno per dodici giorni, il tempo trascorso dal femminicidio alla confessione di Ragnedda.
Per i pm, in quei giorni, Elvo avrebbe aiutato l’uomo a ripulire la casa dopo il delitto, lo avrebbe anche accompagnato a comprare un nuovo divano per sostituire quello sul quale il corpo di Cinzia è caduto sotto gli spari e che è stato smacchiato frettolosamente. Ma sarà l’autopsia a fornire tutte le certezze su quanti colpi sono stati esplosi contro la vittima e se, come si sospetta, Cinzia Pinna abbia subito anche una violenza sessuale, tentata o consumata.