Denisa, il giallo delle ultime due telefonate e la madre accusata di aver mentito ai pm
Nel caso della escort romena sparita dal suo residence di Prato tra il 15 e il 16 maggio per gli inquirenti c'è solo una certezza: la donna è stata rapita
Denisa, il rapimento e i silenzi della madre. L'amica solleva qualche dubbio
Denisa ormai ha fatto perdere le sue tracce da dieci giorni, era la notte tra il 15 e il 16 maggio quando la escort romena è sparita dal suo residence di Prato e da quel momento di lei non si hanno più notizie. Gli inquirenti sono convinti che la 30enne sia stata rapita. Spunta una nuova traccia dai telefonini di Denisa per risolvere il giallo della sua scomparsa. I due cellulari che sono spariti insieme a lei, dopo la chiamata di rito con la madre, - riporta Il Corriere della Sera - hanno registrato due lunghi contatti nella notte, entrambi lontani dal residence, prima di tornare muti. Era lei o i suoi sequestratori? Su quei due contatti emersi grazie alle celle telefoniche si concentrano ora le indagini dei carabinieri di Prato e Firenze che stanno cercando di mettere insieme i tasselli di questa storia.
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La madre di Denisa è stata iscritta sul registro degli indagati con l’accusa di avere mentito ai pm. Gli inquirenti, dopo averla convocata in procura, hanno firmato un decreto di perquisizione: cercavano un secondo telefono che la donna avrebbe utilizzato per parlare con un amico che sarebbe informato sulla scomparsa della figlia. Ma la donna non ne ha fatto parola con i pm. Nei giorni scorsi un’amica di Denisa si presenta in Procura e rivela: "Quando la madre ha saputo che io sono andata a Prato con un avvocato per capire cosa fosse successo alla mia amica, lei si è mostrata contrariata. Mi ha detto che le ho rovinato i piani, che lei l’avvocato ce l’ha e che lui le ha detto che Denisa è viva anche se ferita".