Donna investita da 4 bimbi rom a Milano, Crepet: "L'età della responsabilità va anticipata"

Il noto psichiatra bacchetta le famiglie: spesso sottovalutano situazioni gravi

di Redazione

Paolo Crepet

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Donna morta a Milano, Crepet accusa le famiglie: "Tornano ubraichi e non dicono niente. Non pensiamo ai rom ma ai nostri figli"

Continua a far discutere il caso della donna investita e uccisa da quattro bambini di rom a Milano. La vicenda è diventata anche politica perché essendo tutti minori di 14 anni, nonostante la gravità del gesto, non verranno puniti. Su questo aspetto interviene lo psichiatra Paolo Crepet che punta il dito contro l'ipocrisia delle famiglie: "Spesso madri e padri - dice Crepet a Il Messaggero - giustificano un adolescente che torna a casa ubriaco e si sottovalutano situazioni gravi. Pochi giorni fa in provincia di Chieti dieci ragazzini tra i 13 e 16 anni sono finiti al pronto soccorso in coma etilico. Perché ci inquietiamo per quello che succede in un campo rom abusivo e non per quello che fanno i nostri figli?".

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"Io dico da molti anni - continua Crepet a Il Messaggero - che sarebbe ora di anticipare l’età della maturità. Oggi a 16 anni i ragazzi fanno tutto quello che fanno gli adulti. È necessario prenderne atto, sottolineare le contraddizioni che stiamo vivendo, capire le conseguenze che questo produce. Parlando delle conseguenze vengono a galla i problemi. I ragazzi possono essere responsabilizzati, assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Oggi invece possono comportarsi da adulti quando escono alla sera, bevono, tornano tardi, ma per formalizzare un contratto di lavoro, magari per fare i camerieri al sabato sera, hanno bisogno dell’autorizzazione dei genitori".

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