Roma, svolta nel giallo di via del Mandrione: il cadavere nascosto tra i cespugli è di Emanuela Ruggeri. L'ipotesi della droga dietro il decesso

La madre due giorni fa aveva lanciato un appello sui social per cercare sostegno nella sua ricerca

di redazione cronache

Emanuela Ruggeri

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Emanuela Ruggeri, la 32enne scomparsa il 14 luglio da Colli Aniene è stata ritrovata morta a Roma tra la vegetazione di via del Madrione

Si è conclusa in tragedia la ricerca di Emanuela Ruggeri, la 32enne scomparsa da Colli Aniene 14 luglio. La giovane era uscita in casa in tenuta in sportiva e non era più rientrata. Ieri sera il suo cadavere è stato trovato da un passante tra i cespugli in via del Madrione a Roma. Solo due giorni fa la madre di Emanuela Ruggeri aveva lanciato un appello sui social per ricevere aiuto nella sua ricerca.

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Identificazione e primi rilievi

Il corpo, in avanzato stato di decomposizione e presumibilmente sul posto da alcune settimane, è stato riconosciuto grazie ai documenti personali e a tatuaggi sul corpo. Non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza, ma la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per “morte come conseguenza di altro reato”, con l’autopsia affidata al PM Giulia Guccione e condotta presso il policlinico di Tor Vergata nelle ore successive ai rilievi

La dinamica ancora da chiarire

Secondo i primi accertamenti, la ragazza — alta 1,85 m, capelli castani e con piercing e cicatrici distintive — era uscita di casa in abbigliamento sportivo, convinta di un appuntamento serale, e da quel momento non aveva più fatto ritorno. Via del Mandrione, strada stretta e poco illuminata, potrebbe essere stata teatro di un incidente stradale o di un’aggressione, entrambe le ipotesi restano aperte e al vaglio della scientifica e della polizia. 

L'ipotesi che dietro la morte ci sia la pista della droga 


Gli inquirenti che indagano sulla morte di Emanuela Ruggeri non escludono che il decesso possa essere legato ad una overdose. La 32enne, in base a quanto si apprende, in passato avrebbe fatto uso di eroina ma risposte definitive in tal senso arriveranno dall'esame tossicologico disposto nell'ambito dell'autopsia. Il decesso - secondo una prima valutazione - risalirebbe al 15 luglio giorno dell'ultimo contatto avuto dalla donna con la madre. Chi indaga, coordinato dall'aggiunto Giuseppe Cascini, è in cerca del cellulare della vittima che non è stato trovato accanto al corpo. Elementi per ricostruire le ultime ore di Emanuela potrebbero arrivare dall'analisi delle telecamere presenti nella zona di via del Mandrione, luogo del decesso. 

Il grido della madre e la solidarietà istituzionale

"Sono una mamma disperata - aveva scritto - mia figlia Emanuela è scomparsa da Colli Aniene il 14 luglio alle 20.35. È alta un metro e 85, ha gli occhi marroni, un brillantino termico a destra del viso e anche un piercing a cerchietto sulla narice destra. Ha una piccola cicatrice sulla fronte. Quando era uscita di casa indossava una maglietta nera, leggings neri, ciabatte infradito maculate e una borsetta maculata. Aveva i capelli marroni e la corporatura robusta". 

 

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"La notizia che non avrei mai voluto dare, la ricerca di Emanuela è tristemente terminata, a nome di tutta la comunità del IV Municipio porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia, alla quale mi stringo forte". ha commentato Massimiliano Umberti, presidente del Municipio IV di Roma.

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