Palazzina esplode durante uno sgombero, morti 3 carabinieri. Fermati tre fratelli, si valuta l'accusa di strage
L'intero casolare nel Veronese, di due piani, è crollato travolgendo i militari
Verona, procura procede per omicidio premeditato. Si valuta strage
La Procura di Verona guidata da Raffaele Tito procederà per omicidio volontario premeditato, - mentre “ci sono alcuni aspetti da valutare” per contestare la strage - nei confronti dei tre fratelli, tra cui una donna, sospettati di aver innescato l’esplosione in cui hanno perso la vita tre carabinieri e diverse persone sono rimaste ferite.
Esplosione nel Veronese, in casa varie bombole di gas e molotov
Bombole di gas e quel che resta di molotov sono state rinvenute nella casa colonica esplosa a Castel d'Azzano, nel veronese. I vigili del fuoco hanno recuperato 5 bombole che erano state collocate in più stanze della casa. e ora si trovano accatastate sul cortile.
La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile. A innescare la miccia sarebbe stata la donna, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina e non in una stalla come si era appreso in un primo momento. Tutti e tre si erano barricati in casa.
Fermato anche il terzo fratello occupante
I carabinieri hanno fermato il terzo occupante del casolare dove questa mattina si è verificata l'esplosione in cui sono morti tre carabinieri. Si tratta di Franco Ramponi, 65enne, allontanatosi dopo l’esplosione, che è stato rintracciato dai militari del Nucleo Investigativo in una campagna di sua proprietà ed è stato fermato, senza opporre resistenza.
Fermati due occupanti per accertamenti, sono fratello e sorella
Un uomo e una donna, fratello e sorella, che occupavano il casolare dove questa mattina si è verificata un'esplosione che ha ucciso tre carabinieri, sono stati fermati per accertamenti. Nella casa con loro abitava anche un terzo fratello al momento irreperibile. Sono tutti italiani.
Esplosione durante lo sgombero di una palazzina: morti e feriti
Tre carabinieri sono morti e una decina tra militari e agenti di polizia sono rimasti feriti in un'esplosione che si è verificata in un casolare di Castel D'Azzano, in provincia di Verona. Secondo le prime informazioni, le forze di polizia erano intervenute per sgomberare l'abitazione, al cui interno c'erano tre persone, quando c'è stata la deflagrazione. L'intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. A innescare l'esplosione una donna che occupava l'immobile. L'intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. I feriti sarebbero almeno una quindicina.
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“Era un’operazione congiunta di Polizia, al momento dell’accesso dell’appartamento i testimoni raccontano di aver sentito odore di gas e qualche istante dopo c’è stata l’esplosione”. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parla a Uno Mattina della tragedia di Castel d’Azzano, una tragedia che “segna la difficoltà, la complessità, la potenziale pericolosità di questo lavoro: dietro certe operazioni si celano delle insidie anche perché si ha a che fare con persone di difficile collocazione. E’ possibile - continua il titolare del Viminale - che qualcuno dall’interno abbia attivato una bombola di gas creando i presupposti per la deflagrazione: le due persone titolari dell’appartamento si sarebbero allontanate, una delle due - una donna - sarebbe ferita”. Tre carabinieri morti e diversi altri operatori di polizia feriti, “un bilancio terribile, molto doloroso, drammatico”, ha detto Piantedosi.
Non è la prima volta che, per scongiurare uno sgombero, gli occupanti del casolare di Castel d'Azzano (Verona) saturano gli ambienti di gas. Già nell'ottobre del 2024, esattamente un anno fa, gli occupanti avevano saturato di gas il casolare. In quell'occasione lo sgombero era stato rinviato, gli ambienti erano stati arieggiati e tutto si era risolto senza incidenti. All’origine del gesto sembra ci fossero problemi finanziari e ipotecari fra tre fratelli.
"Non volevano abbandonare la casa ma c'era un ordine del giudice di eseguire lo sgombero, quindi carabinieri e polizia di Stato vi hanno dato esecuzione". L'ha detto a Rainews24 Antonello Panuccio, vicesindaco di Castel d'Azzano, nel Veronese, comune dove nella notte hanno perso la vita tre carabinieri nel crollo di un casolare fatiscente. "In Comune si conosceva la situazione della famiglia ed eravamo pronti ad accoglierli in qualche sistemazione provvisoria in strutture qui nella zona - ha poi aggiunto - in realtà non erano soggetti fragili, non c'erano minori e nemmeno anziani". Confermando quanto si era appreso inizialmente, il vicesindaco ha spiegato che si tratta di "agricoltori che coltivavano i campi, che purtroppo sembra siano stati coinvolti in fatti criminosi e hanno dovuto subire l'esecuzione forzata del recupero del credito sulla casa, che era uno dei pochi beni che avevano".