“Faccetta nera” al Luna Park di Sanremo, scoppia il caso: il video del magistrato e la bufera politica

La canzone del Ventennio risuona tra le attrazioni: il filmato diventa virale, poi le scuse

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Bufera a Sanremo dopo la diffusione di un video che documenta la riproduzione di “Faccetta nera” da una delle attrazioni del Luna Park cittadino. La canzone simbolo del regime fascista risuona mentre decine di persone, in gran parte giovani, salgono e scendono dalla giostra.

A pubblicare il filmato su Facebook è Paolo Luppi, giudice da pochi giorni in pensione e figlio di un partigiano savonese. Nel video è chiaramente distinguibile una strofa del brano, poco prima che la musica venga interrotta dalla voce del giostraio che invita i presenti a salire.

La denuncia social: “Vergognoso”

Il magistrato accompagna il video con un commento durissimo:

“Crescere, obbedire, combattere. E morire. Magari in Russia, insieme alla nuova Wehrmacht. Questo accadeva ieri, vergognosamente, al Luna Park di Sanremo”.

Parole che fanno esplodere il caso sui social, dove il filmato viene condiviso centinaia di volte nel giro di poche ore.

Le scuse dei gestori: “Inserita per sbaglio”

Dopo il clamore mediatico, i gestori dell’attrazione diffondono un comunicato di scuse, spiegando che la canzone sarebbe stata inserita “per errore nella playlist da un giovane dipendente”. Una giustificazione che però non placa le polemiche.

La reazione politica: Anpi durissima

A intervenire è anche ANPI, insieme a Rifondazione Comunista. In una nota, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia parla di un problema che va oltre l’episodio in sé:

“Non è solo una questione giuridica, ma profondamente culturale e politica. È il segno di una rimozione collettiva del fascismo, in aperto contrasto con i valori della Costituzione”.

Secondo l’Anpi, a pagare il prezzo più alto sono soprattutto i giovani, esposti in luoghi di svago a “rigurgiti ideologici che banalizzano la violenza del passato”.

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