Paragon, rescisso il contratto col governo italiano. Al centro del caso l’uso dello spyware contro il direttore di Fanpage
Matteo Renzi: “E' una Watergate all'italiana” e accusa il governo Meloni di una “grave violazione dello Stato di diritto”
Matteo Renzi
Spyware Graphite, rottura tra Paragon e il governo italiano
Rescissione definitiva del contratto tra Paragon Solutions ed il governo italiano dopo lo stop temporaneo di febbraio: a comunicarlo è il Copasir nella sua relazione sull'uso dello spyware Graphite da parte dell'intelligence. Lo scorso 14 febbraio, infatti, Aise ed Aisi di comune accordo avevano deciso di sospendere temporaneamente l'impiego di Graphite in attesa degli accertamenti del Comitato. Tuttavia, “in occasione dei sopralluoghi effettuati dal Comitato presso le Agenzie – si legge nella nota- è stato precisato che si è addivenuti alla decisione di rescindere comunque il contratto con Paragon".
Paragon "ha offerto sia al governo che al Parlamento italiano un modo per determinare se il suo sistema fosse stato utilizzato contro il giornalista in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali. Poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione, Paragon ha risolto i suoi contratti in Italia". Lo rende noto l'azienda produttrice dello spyware Graphite che, secondo i riscontri di Meta, sarebbe stato impiegato per intercettare il direttore di Fanpage Francesco Cancellato.
"Come precedentemente affermato - si legge nella nota dell'azienda, i cui rappresentanti sono stati ascoltati dal Coapsir durante il ciclo di audizioni dedicato al caso - Paragon vende la sua tecnologia esclusivamente alle forze dell'ordine e alle agenzie di intelligence di paesi democratici che hanno superato con successo il suo rigoroso processo di due diligence e verifica. A seguito delle segnalazioni riguardanti il giornalista Cancellato, Paragon ha disconnesso i suoi sistemi da tutti i clienti in Italia". "Alla luce delle recenti conclusioni della commissione parlamentare italiana - aggiunge- Paragon è pronta a fornire assistenza in qualsiasi indagine, qualora le autorità italiane ne facciano richiesta ufficiale".
A commentare la vicenda è Matteo Renzi, che definisce la grave vicenda Paragon “una Watergate all'italiana”: “Il Governo di Giorgia Meloni sta distruggendo lo Stato di diritto in Italia. Gli esempi sono numerosi ma la vicenda Paragon è uno dei più gravi. Lo spionaggio illegittimo di un giornalista che aveva fatto uno scoop contro il partito della Premier pone all'attenzione dell'opinione pubblica italiana e internazionale una questione enorme che Giorgia Meloni e il suo fido sottosegretario Alfredo Mantovano stanno cercando di insabbiare in modo scandaloso. Chiederemo che si faccia chiarezza in Parlamento e non al Copasir su questo Watergate all'Italiana", commenta così il Presidente di Italia Viva.