Fine vita, la Consulta deciderà sulla donna paralizzata. La 55enne toscana non può autosomministrarsi il farmaco letale
Affetta da sclerosi multipla, ha avuto accesso al suicidio assistito ma le sue condizioni non le consentono di somministrarsi da sé il farmaco letale. Così ha fatto ricorso al tribunale di Firenze
Fine vita, la Consulta deciderà il "destino" della donna toscana paralizzata che ha avuto accesso al suicidio assistito
Libera: è questo il nome scelto da una 55enne toscana che è affetta ad sclerosi multipla. La donna, completamente paralizzata, ha avuto accesso al suicidio assistito ma non si trova nelle condizioni di potersi somministrare in maniera autonoma il farmaco letale. Lo spiega l'Associazione Coscioni che fa sapere che il caso del fine vita è arrivato ancora una volta alla Consulta. La donna ha infatti fatto ricorso d'urgenza al tribunale di Firenze per chiedere che sia il suo medico a somministrarlo. Il tribunale ha sollevato la questione di legittimità costituzionale per l'articolo 579 del codice penale che punisce l'omicidio del consenziente. L'8 luglio è fissata l'udienza in Consulta.
Fine vita, Zaffini (FdI): "Nessun coinvolgimento del sistema sanitario nazionale"
"Sul coinvolgimento del Servizio Sanitario Nazionale abbiamo chiarito ai relatori che non si parla del luogo. Cioè la persona può stare in ospedale, in una Rsa pubblica o privata o a casa. Ma l'importante è che non ci sia il coinvolgimento del SSN". "Il denaro pubblico non paga una prestazione" che si materializza "in un diritto a morire, perché la Consulta non stabilisce il diritto di morire. Stabilisce il diritto a non essere punito" per "colui che aiuta e che assiste il suicidio". Lo ha detto, il presidente della Commissione Affari Sociali Francesco Zaffini, spiegando l'intesa raggiunta nella maggioranza sul fine vita.
"Abbiamo dato mandato ai relatori a portare un testo la settimana prossima", aggiunge Zaffini, chiarendo che, nella seduta di oggi del Comitato ristretto delle due Commissioni, Affari Sociali e Giustizia, che si sta occupando del Fine vita "si sono fatti importanti passi avanti sui tre nodi da sciogliere: le cure palliative, il ruolo del Servizio sanitario nazionale e del Comitato etico-scientifico nazionale". Zaffini conferma che "il testo" di maggioranza sul Fine vita ci sarà e che i principi espressi dovranno "essere tradotti in un testo" dai relatori Pierantonio Zanettin (FI) e Ignazio Zullo (FdI) entro la prossima settimana.