Freccia conficcata in testa, il chirurgo: "Ho dovuto operarlo da sveglio"

L'incredibile caso del 65enne di Ancona

di Redazione
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Ancona, la freccia e l'intervento record: "Il paziente era sveglio, parlava"

Emergono nuovi dettagli sul caso dell'uomo di 65 anni trovato in stato di semi incoscienza sul pavimento di casa sua con una freccia di balestra conficcata in testa. Il commerciante marchigiano è rimasto così, con il dardo che gli trapassava il capo, per ben due giorni senza mangiare e bere. L'uomo è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico ma non è ancora fuori pericolo. "Questa storia - spiega a Il Giornale Maurizio Iacoangeli, il neurochirurgo che lo ha operato - ha della straordinarietà perché la freccia ha fatto quello che in sala operatoria chiamiamo percorso di sicurezza. Cioè è riuscita a evitare tutte le aree nobili, senza lederle. Tant’è vero che il paziente parlava, anche se male, ed aveva gli occhi aperti".

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"Queste lesioni - prosegue il chirurgo a Il Giornale - tecnicamente non richiedono interventi più complicati di quelli per un aneurisma o un tumore al cervelletto. Ma è fondamentale la programmazione pre operatoria con tutti gli altri specialisti per prevenire crolli improvvisi di pressione e varie emergenze che possono verificarsi. Ora bisogna scongiurare le infezioni e pensare al quadro clinico del paziente che è arrivato senza aver bevuto e mangiato per due giorni, molto provato. A fare la differenza nella riuscita di un intervento è anche ciò che accade fuori dalla sala operatoria, riabilitazione compresa. Sarà lunga, ma mirata e fondamentale. L’intervento è il mattoncino di un percorso. Ora speriamo nel recupero". Ancora tutta da ricostruire la dinamica su quanto accaduto.

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