Garlasco, Corona torna di notte da Lovati. "Urla animalesche, gridava Jerry aprimi". Il legale senza freni (anche su Meloni)

L'ex legale di Sempio ci ricasca, il re dei paparazzi vestito da prete e il nuovo caos

di Marco Santoni

Fabrizio Corona, Massimo Lovati e Jerry the Frog

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Garlasco, Corona-Lovati: nuovo capitolo. Tra "urla animalesche" e parole in libertà destinate a fare rumore

Nuovo capitolo dell'inchiesta del delitto di Garalsco, ormai tristemente trasformata in una telenovela, visto tutto quello che sta ruotando attorno alla vicenda, sempre più mediatica. Fabrizio Corona esce con una nuova puntata di "Falsissimo" e inguaia ancora una volta Massimo Lovati, l'ex legale di Sempio. "Quella sera lì, era quasi mezzanotte, Fabrizio Corona - racconta Lovati in tv da Giletti - ha svegliato tutto il condominio dove ho lo studio con delle urla animalesche provenienti dal centro della Via del Carmine: "Jerry aprimi, Jerry aprimi", diceva. Tutti i palazzi della via si sono svegliati, qualcuno ha chiamato i carabinieri e io avevo in studio i vostri colleghi di Quarto Grado. Quindi la mia prima preoccupazione è stata quella di metterli in salvo perché stava succedendo l’ira di Dio. Ho aperto perché dovevo fare uscire i vostri colleghi".

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Corona fa parlare ancora Lovati a ruota libera e lui questa volta si spinge fino al governo. Stavolta il bersaglio è Giorgia Meloni: "Una traditrice - dice a Falsissimo - peggio di te (riferito a Corona ndr). Lei andava a fare il saluto romano vent’anni fa, e adesso fa il saluto del caz*o perché ha tradito tutti gli ideali della destra per cui ha ricevuto i voti. Lei, La Russa e compagnia bella. Tutta gente da inceneritore".

Durante la puntata al Lo Stato delle Cose succede qualcosa di inaspettato, Giletti incalza Lovati sui famosi "60mila €" che il padre di Sempio dice di aver dato ai legali, il conduttore a Lovati: "Lei quanto ha guadagnato quell’anno per la difesa dei Sempio?". Lovati risponde: "Non so quanto ho guadagnato, sono uno che non sta lì a fare i conti come il salumiere. Sicuramente sono stato soddisfatto nelle mie richieste per 8 mesi di lavoro". A questo punto succede qualcosa di inatteso, perché l’avvocato Antonio De Rensis decide all’improvviso di lasciare lo studio: "Ora è arrivato il momento che io ti saluti, ti ringrazio per questa ospitalità". Il legale di Stasi, senza dare spiegazioni chiude il collegamento. Lovati: "Avrà dei problemi familiari", il dubbio resta.

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