Garlasco, il post sbornia di Lovati: "Temo di essere scaricato dai Sempio"

L'avvocato rischia la revoca dopo le parole a ruota libera con Corona. Lui si è giustificato così: "Ero ubriaco, pensavo di girare un film"

di Marco Santoni

Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio

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Garlasco, Lovati rischia il posto. Nuovi pizzini e indagati: caos infinito

La vicenda del delitto di Garlasco con il passare dei giorni sta prendendo una piega sempre più brutta, spuntano nuovi magistrati perquisiti e indagati, altri pizzini, dichiarazioni choc di avvocati e un tutti contro tutti dall'esito imprevedibile. Partiamo da Massimo Lovati, le sue parole con Fabrizio Corona non sono passate inosservate, da quell'invito ad Andrea ad "andare fuori dai coglioni" a quello "Stasi con la pistola alla tempia", fino all'altro caso Gambirasio: "Dovevi dire che Bossetti e Yara erano amanti e scopavano come scimmie". Ora Lovati deve fare i conti con l'ira dei Sempio ed è lui stesso ad ammettere in tv a Ignoto X su La7: "Ho il timore di essere sollevato dall’incarico". Per poi precisare: "Ma spero di no, lo spero per loro". Ieri il faccia a faccia con la collega Angela Taccia e i Sempio, chiarimento o rottura.

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Poi c'è l'altra inchiesta parallela a quella di Garlasco, dopo l'ex pm di Pavia Mario Venditti, c'è un nuovo magistrato indagato, si tratta del sostituto procuratore Pietro Paolo Mazza. È accusato di peculato e corruzione per l’acquisto a prezzi di favore di un’auto dalla società che a Pavia gestiva le intercettazioni e che, a sua volta, sarebbe stata favorita dal magistrato. Nella stessa inchiesta è indagato anche l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti. Indagato anche nel caso Garlasco, per aver preso soldi (sostiene l'accusa) per l’archiviazione di Andrea Sempio.

Ma ci sono novità anche relative ai pizzini dei Sempio. Nella seconda pagina del foglietto trovato che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di Venditti, si parla del Dna. In testa al manoscritto c’è una data: "4 febbraio 2016". Per gli inquirenti però è errata e sarebbe in realtà riferita al 2017, visto che nella primavera del 2016 non c’era alcuna indagine su Sempio. Il testo - riporta Il Corriere della Sera - prosegue letterale: "Gip (Venditti) procuratore di Pavia. Se archivia l’indagine dovrebbe mettere il nome del soggetto sulla archiviazione (Sempio Andrea) così non può essere indagato per lo stesso motivo il Dna".

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