Giorgio Armani, oltre 6mila persona in camera ardente: da John Elkann a Ettore Messina. L'omaggio e la commozione di Donatella Versace (video) - Lunedì lutto cittadino a Milano

Armani, Sala: 'Milano è piena di lui, impossibile dimenticarlo'. Fuksas, ‘aveva occhio perfetto per tutto’. Simona Ventura, ‘una guida per tutta l’Italia’

Di Michele Maggio

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Armani: oltre 6mila persone nel primo giorno di camera ardente

Oltre 6mila persone si sono messe in coda oggi per l’ultimo saluto a Giorgio Armani, nella camera ardente allestita in via Bergognone, all’Armani Teatro. Una coda composta e silenziosa, che ha potuto accedere nell’edificio dalle 9 alle 18 per dire addio al grande stilista, scomparso il 4 settembre scorso. La camera ardente riaprirà domani dalle 9 alle 18. Poi lunedì si svolgeranno i funerali, rigorosamente in forma privata, come da volontà di Armani.

Armani: aperta camera ardente, tra i primi ad arrivare, il sindaco Sala, John Elkann ed Ettore Messina

Sì è aperta sabato mattina la camera ardente per dare l'ultimo saluto a Giorgio Armani, all’Armani/Teatro di Milano. Tra i primi ad arrivare John Elkann, presidente di Ferrari e Stellantis, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e l'allenatore dell'Olimpia Milano, Ettore Messina. 

Addio Giorgio Armani, Gabriele Albertini, Beppe Fiorello, Salvatores e Tornatore alla camera ardente

Per l'ultimo saluto al Re della moda Giorgio Armani, scomparso nei giorni scorsi all'età di 91 anni, è stata allestita la camera ardente all’Armani Teatro a Milano con fiori bianchi, lanterne e la musica di Ludovico Einaudi. In tanti hanno voluto dare l'ultimo saluto allo stilista, tra attori, sportivi e gene comune, prima dei funerali che si svolgeranno in forma privata. Per quel giorno il Comune di Milano ha previsto il lutto cittadini. Alla camera ardente presente tra gli altri Gabriele Albertini, Beppe Fiorello, Salvatores e Tornatore.

Armani: lunedì lutto cittadino a Milano e bandiera a mezz’asta

In occasione delle esequie di Giorgio Armani, che si terranno in forma privata lunedì 8 settembre, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese. In tutte le sedi comunali la bandiera civica sarà esposta a mezz’asta. L’amministrazione comunale invita tutti i cittadini e le cittadine, le organizzazioni sociali, culturali e produttive milanesi ad esprimere, nelle forme ritenute più opportune, il dolore e l’abbraccio dell’intera città.

Armani: a camera ardente spunta Formigoni, ‘grande maestro non solo di stile’

“Armani è stato un grande maestro, non solo di stile nella moda ma nella vita. Il suo atteggiamento di fronte agli altri, il tanto bene che ha fatto in maniera anonima, la sua passione per lo sport…ha salvato la mia squadra di basket”. A dirlo è Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia, arrivato a sorpresa alla camera ardente di Giorgio Armani. Il grande stilista, scomparso il 4 settembre scorso, “lascia la voglia di fare bene - aggiunge - e comprendere che l’Italia, con la sua storia, è qualcosa che per il mondo è un di più. Ha fatto parlare dell’Italia al mondo”.

Armani: Donatella Versace alla camera ardente con un mazzo di fiori - Video

Occhiali scuri, completo nero con la gonna e tacchi altissimi. Donatella Versace è arrivata in via Bergognone, a Milano, per rendere omaggio a Giorgio Armani, nella camera ardente allestita negli spazi dell’Armani Teatro. La stilista è uscita da un suv, entrando senza rilasciare dichiarazioni ma tenendo in mano un mazzo di fiori bianchi.

I fiori che teneva in mano Donatella Versace erano orchidee bianche. La stilista, a quanto si apprende, si è commossa entrando nella camera ardente. Quindi ha abbracciato la famiglia di Armani, a partire dal suo compagno e braccio destro, Leo Dell’Orco. Il ‘Re’ della moda, scomparso il 4 settembre scorso, è stato la prima persona a chiamarla quando è morto suo fratello Gianni, il 15 luglio 1997 ed è sempre stato presente, anche il giorno della prima sfilata da lei realizzata.

Armani: a Milano in coda per l’ultimo saluto allo stilista, 'un genio, mancherà'

Una lunga coda silenziosa si snoda in via Bergognone, a Milano, dove all’interno dell’Armani Teatro è stata allestita la camera ardente di Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre scorso all’età di 91 anni. Fin dal mattino sono numerose le persone che si sono messe in fila per l’ultimo saluto allo stilista. All’esterno dell’area sono già posizionate telecamere e cronisti. Il feretro è giunto sul posto attorno alle 8 accolto dagli applausi.

Tra i primi ad arrivare il sindaco di Milano, Beppe Sala, il presidente di Stellantis, John Elkann con la moglie, Beppe Fiorello, Gianni Petrucci di Federbasket ed Ettore Messina, il coach dell’Olimpia Basket. “Era una cara figura, ha fatto tanto per Milano - racconta all’AdnKronos Roberta, arrivata questa mattina assieme al suo amico Ivan - È stata una persona rigorosa e generosa. Mancherà a tutti”.

Anche Ivan non ci ha pensato su due volte: “Volevo rendere omaggio a un imprenditore, un artista, genio e filantropo - afferma - che oltre ad aver fatto bene all’universo della moda e ad esportare il concetto eleganza sobrio ha fatto tanto per la città, come regalare lo spazio dell’Armani Silos, qui davanti. Vedremo il Comune di Milano cosa gli dedicherà, spero che sia un grande tributo”. In coda sin da stamattina sono anche diversi ragazzi: “Era il re della moda - dice uno di loro - una una persona importante, non solo in passerella ma per il mondo e Milano. Ne sentiremo la mancanza e non solo per la creatività e la maestria”. Tra le rose bianche che molti dei presenti tengono in mano ci sono anche ex dipendenti e i familiari dei lavoratori dell’azienda. “Io ho lavorato per 15 anni all’ufficio stile di Armani - racconta una ex dipendente - mi ha insegnato a rispettare le proporzioni nel disegno. È stato un esempio in tutto”.

Armani: Sala, 'subito iscrizione a Famedio se famiglia d’accordo'

“Io sono assolutamente favorevole all’iscrizione al Famedio” di Giorgio Armani, “lo valuterà una commissione, ma credo che non ci saranno problemi. Però, sarà rispettoso chiedere alla famiglia se la cosa fa piacere”. A dirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, tra i primi ad arrivare, con la compagna Chiara Bazoli, alla camera ardente di Giorgio Armani allestita negli spazi di via Bergognone, che sarà aperta oggi e domani dalle 9 alle 18. La commissione delegata si riunirà nelle prossime settimane e se la famiglia di Armani è d’accordo “siamo ancora in tempo per farlo quest’anno” ha spiegato Sala.

Armani: Sala, 'Milano è piena di lui, impossibile dimenticarlo'

“Milano è piena di Armani, sarà impossibile dimenticarlo. A Milano lascia il suo credo assoluto nel lavoro come strumento di realizzazione personale e professionale. È un valore che la città non perderà. È un grandissimo milanese, che ha fatto tanto per questa città”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivando alla camera ardente per Giorgio Armani. “Dietro un’immagine a volte fredda era un uomo con un grandissimo calore - ha spiegato ai cronisti - lui aveva vissuto le sue difficoltà e per questo capiva quelle degli altri”. Per il primo cittadino milanese, Armani era “un uomo di una eleganza e di una misura straordinari” e, ha aggiunto, "anche in questo momento, per come è stato preparato il funerale, si vede la misura”

Armani: Malagò, 'un anticipatore, lo sport gli ha regalato emozioni'

"È stato un anticipatore, aveva capito che lo sport gli regalava forti emozioni, gli saremo eternamente riconoscenti per il suo lavoro e per quello che ha dato”. Così Giovanni Malagò, ex presidente del Coni all’uscita dalla camera ardente per Giorgio Armani, a Milano. “È stato un veicolo formidabile di immagini e comunicazione, lo faceva perché gratificava se stesso e il mondo dello sport, non ha mai fatto niente per tornaconto personale”. Rispondendo a una domanda, Malagò ha poi aggiunto: “Noi del Coni gli abbiamo regalato il collare d’oro, massima onorificenza per lo sport, ma si meriterebbe una medaglia planetaria”. Infine un ricordo personale: “quando ci regalò le divise alle Olimpiadi 2012 era felicissimo. Poi venne a cena con noi, fu davvero molto bello”.

Armani: Ilaria D’Amico, 'i suoi abiti sempre con me, nella carriera e nel privato'

"Le tante persone che sono qui sono la dimostrazione della sua grandezza. Lui mi diceva sempre: 'tu sei la donna della camicia bianca'”. Così la giornalista Ilaria D’Amico, all’uscita dalla camera ardente per Giorgio Armani, a Milano. "Per me era un personaggio generoso, semplice ed elegante. Ho iniziato a vestire Giorgio quando avevo 25-26 anni. E non ho più smesso”. Ricorda D’Amico: “Lui c’è sempre stato nella mia carriera ma anche nella mia vita privata. E infatti ha vestito tutti i miei uomini il giorno del mio matrimonio”.

Armani: Simona Ventura, ‘una guida per tutta l’Italia’

La morte di Giorgio Armani “è una grande ferita per Milano. Quello che ha creato rimarrà per sempre. Era un artista e un genio rigorosissimo, e in questi tempi una persona così ci mancherà”. Sono le parole di Simona Ventura, arrivata nel pomeriggio alla camera ardente di Giorgio Armani a Milano. “Mi ha vestita tre anni e non posso dimenticarlo: è stato una guida per tutta l’Italia - spiega -. Un ricordo? Quando andavo a fare i fitting in via Borgonuovo avere lui che guardava ogni dettaglio, è qualcosa che rimarrà nella memoria”.

Addio Giorgio Armani, John Elkann, la moglie Lavinia Borromeo e il sindaco Sala alla camera ardente

Una lunga coda si è formata all’esterno dell’Armani Teatro già dalle prime ore del mattino per l'ultimo omaggio a Giorgio Armani, il Re della moda scomparso all'età di 91 anni. Il funerale sarà celebrato in forma privata, mentre il Comune ha indetto il lutto cittadino per quel giorno. Tanti i vip e le persone famose hanno tributato un omaggio alla camer ardente dello stilista, tra cui John Elkann, il sindaco di Milano Sala, Gabriele Salvatores, la collega Donatella Versace.

Armani: Fuksas, ‘aveva occhio perfetto per tutto’

Giorgio Armani “faceva parte della nostra vita: non sbagliava mai e se diceva ‘va bene’ era così, perché aveva un occhio perfetto per tutto”. A dirlo è l’archistar Massimiliano Fuksas, arrivato insieme alla moglie Doriana, alla camera ardente di Giorgio Armani. Lo stilista “lascia una grande umiltà - aggiunge - era di una gentilezza incredibile, mai arrogante in un Paese come il nostro”.

Armani: Salvatores, 'mi vestì per gli Oscar, preferiva persone a moda'

“Quando ‘Mediterraneo’ ha vinto l’Oscar cercavo uno smoking, tra tutti i tuxedo americani. Lui mi chiamò per regalarmi un bellissimo smoking blu che conservo ancora come una reliquia”. A dirlo è Gabriele Salvatores, arrivando alla camera ardente di Giorgio Armani. Lo stilista “amava molto il cinema e il teatro - spiega il regista premio Oscar - La cosa fantastica è che preferiva le persone alla moda: voleva dare loro qualcosa con cui si sentissero liberi. Ho delle cose di Armani di 20 anni fa ancora perfette”

Addio Giorgio Armani, la sciarpa dell'Olimpia Basket, squadra di sua proprietà, alla camera ardente

Per l'ultimo saluto al Re della moda Giorgio Armani, scomparso nei giorni scorsi all'età di 91 anni, è stata allestita la camera ardente all’Armani Teatro a Milano con fiori bianchi, lanterne e la musica di Ludovico Einaudi. In tanti hanno voluto dare l'ultimo saluto allo stilista, tra attori, sportivi e gene comune, prima dei funerali che si svolgeranno in forma privata. Per quel giorno il Comune di Milano ha previsto il lutto cittadini. Alla Camera ardente anche una sciarpa dell'Olimpia Basket, squadra di sua proprietà, rilevata nel 2008 e portata ai vertici italiani ed europei.

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