Greco: "Davigo-verbali? Imbarazzante. Storari mi ha accoltellato alla schiena"

Il procuratore di Milano a ruota libera su Davigo, Storari e il caso Amara: "Qualcuno vuole colpire la procura simbolo"

Cronache
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"Tutti eravamo preoccupati, anche di capire il senso della collaborazione di Amara, ma aver fatto uscire dal perimetro del segreto investigativo dei verbali secretati è un atto irresponsabile, tanto più per un magistrato inquirente, e ha pregiudicato le indagini. Mentre ancora c’è nebbia sul dove, quando e perché Storari e Davigo si siano scambiati sottobanco i verbali, una cosa è sicura: l’uscita era nell’interesse di Davigo che non si è preoccupato assolutamente della sorte del procedimento e quando ha lasciato il Csm quei verbali li ha abbandonati. Fatto imbarazzante". Inizia così la lunga intervista concessa dal procuratore di Milano Francesco Greco a Milena Gabanelli sul Corriere della Sera. 

A Brescia però Storari l’ha accusata proprio di voler rallentare le indagini, se non è vero perché il Procuratore non ha ancora archiviato?, chiede la Gabanelli. E Greco risponde: "Spero che provveda, visto che la versione di Storari contrasta con la ricostruzione storica dei fatti,che ho documentalmente provato. Nessun sollecito, nessun contrasto, nessuna inerzia è emersa perché non c’è mai stata. Anzi faccio notare che è stato il sottoscritto a sbrogliare la questione delle iscrizioni imponendo quella di Amara e dei suoi sodali per Ungheria, mentre Storari le aveva volontariamente omesse. Infine, quando ha proposto un cronoprogramma investigativo, lo ha potuto eseguire con la collega Pedio senza alcun limite".

"Storari non ha rispettato nessuna regola", dice ancora Greco al Corriere. "E quando si agisce senza un protocollo, puoi variare la doglianza a seconda del bisogno, e il consigliere del Csm può diffamare, così come è successo, senza che ci sia la possibilità di una replica dell’interessato. La consegna clandestina infatti ha consentito di costruire una narrazione totalmente priva di riscontri, poi crollata come un castello di sabbia. Quando i magistrati violano le regole che agli altri si impone di rispettare, è un fatto gravissimo e pericoloso".

Greco appare un fiume in piena. Gabanelli chiede: "Storari è noto per la sua scrupolosità e dedizione, pensa che sia stato manipolato da Davigo? E a quale scopo?" E lui risponde: "Non lo so e non mi interessa. Ho sempre stimato Storari e avuto con lui un ottimo rapporto. A dimostrazione del clima di fiducia reciproca, lui stesso in una email (successiva alla consegna dei verbali) si oppone alla mia proposta di potenziare il pool investigativo asserendo di trovarsi molto bene a lavorare con la collega Pedio e con me. Quindi mai mi sarei aspettato una coltellata nella schiena. Ha tradito anche la fiducia della collega, ha messo in difficoltà tutte le Procure (Roma, Perugia, Catania, Reggio Calabria, Potenza e Firenze) con le quali collaboravamo in coordinamento investigativo... mentre i verbali “circolavano” per Roma".