I fratelli Bianchi e l’omicidio Monteiro: quanti anni hanno preso gli assassini di Willy. Tutte le condanne
Marco Bianchi è stato condannato all’ergastolo, mentre per Gabriele la pena è di 28 anni. Confermate anche le condanne per Belleggia e Pincarelli
Il verdetto finale sull’omicidio di Willy Monteiro
Per la morte di Willy Monteiro sono state emesse quattro condanne definitive. La più severa, il carcere a vita, è stata comminata a Marco Bianchi, il più giovane dei due fratelli di Artena. Al fratello maggiore, Gabriele, sono stati assegnati 28 anni di reclusione. Anche Francesco Belleggia e Mario Pincarelli stanno già scontando le loro pene, pari rispettivamente a 23 e 21 anni.
Il reato contestato a tutti è lo stesso: concorso in omicidio volontario con dolo eventuale, ovvero con la consapevolezza del rischio che Willy potesse morire a causa dei colpi subiti, pur in assenza di un’intenzione diretta e dichiarata di ucciderlo. Le differenze nelle pene non dipendono tanto dai ruoli individuali nell’aggressione, quanto dalla presenza di circostanze aggravanti o attenuanti valutate nel processo.
I fratelli Bianchi hanno iniziato il pestaggio
In base alle sentenze, i fratelli Bianchi sono i responsabili dell'inizio dell'aggressione. Hanno picchiato Willy a caso, tra un gruppo di giovani che stavano assistendo a una lite tra Belleggia e Pincarelli e alcuni amici del 21enne di origini capoverdiane. Willy era appena tornato dal suo lavoro in un ristorante e aveva cercato di sedare la lite per aiutare un amico.
Gabriele gli ha dato un calcio al petto, mentre Marco lo ha colpito alla gola con una mossa di karate. Mentre era a terra senza vita, Willy è stato raggiunto da altri pugni e calci. Tra questi, un calcio alla testa sferrato da Belleggia, descritto come un calcio a un pallone.
Le condanne
Nel primo grado di giudizio, i fratelli Bianchi erano stati condannati all’ergastolo, mentre a Belleggia e Pincarelli erano state inflitte pene pari a 23 e 21 anni di reclusione. In appello, la pena per i due fratelli di Artena era stata ridotta a 24 anni ciascuno, mentre per gli altri due imputati le condanne erano state confermate.
La Corte di Cassazione aveva reso definitive le responsabilità penali di tutti e quattro, ma aveva disposto un nuovo processo d’appello limitatamente alla determinazione della pena per i Bianchi. In quell’ulteriore passaggio, l’ergastolo è stato ripristinato per Marco, mentre per Gabriele la condanna è stata ricalcolata in 28 anni.